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Mario Narcisi: “Chi ha commissionato lo Studio di Fattibilità dell’Ospedale Unico?”

San Benedetto del Tronto | “La funzionalità” – afferma il già Direttore del DEA dell’Ospedale sambenedettese – “è più importante della equidistanza”; il quale, affida ad una dettagliata e significativa Nota, la sua riflessione e le sue considerazioni nel merito della questione.

Il Dottor Mario Narcisi

"Chi ha commissionato lo Studio di Fattibilità dell'Ospedale Unico?" - si chiede il dottor Mario Narcisi, in riferimento alla notizia del progetto dello studio di fattibilità dell'Ospedale Unico dell'Area Vasta 5.

"La funzionalità" - afferma e sottolinea il già Direttore del Dipartimento Emergenza ed Accettazione dell'Ospedale sambenedettese - "è più importante della equidistanza".

Dottor Narcisi, che affida - peraltro - ad una densa, dettagliata e significativa Nota, la sua riflessione e le sue considerazioni nel merito della questione.

Una Nota - quella a firma del dottor Narcisi - peraltro oltremodo significativa anche in relazione all'opportunità ed alla necessità di dare inizio e luogo ad un dibattito pubblico serio ed articolato, in riferimento e nel merito della realizzazione di una struttura ospedaliera unica nel Territorio.

Una Nota, che è in qualche modo anche una "risposta-commento" alle dichiarazioni del Governo Regionale inerenti i criteri di fattibilità e gli ulteriori investimenti nell'ospedale sambenedettese.

Una Nota, che è senza alcun dubbio - data l'autorevolezza di chi l'ha scritta e firmata nonché per i contenuti e le argomentazioni in essa espresse - un documento importante e significativo, nell'ottica e nell'ambito di un dibattito diffuso in relazione alla delicata ed importante questione per l'intero Territorio.

Un "dibattito pubblico istituzionale, con le conseguenti proposte, sul futuro della Sanità Pubblica del Piceno" - rimarca il Dottor Narcisi nella sua articolata disamina - "che si fa esigenza ancor più impellente, allorquando si osservano le soluzioni adottate recentemente nel Presidio Ospedaliero sambenedettese".

Una Nota, quella a firma del dottor Mario Narcisi - che il nostro giornale - pubblica integralmente, a seguire: al fine di non disperderne minimamente la sostanza, così da consentire al lettore di poterne coglierne in tutta la sua ampiezza, il senso, la densità e la prospettiva delle considerazioni in essa contenute.

« Recentemente abbiamo appreso dalla Stampa che la Direzione Generale dell'AV5 ha inviato all'ASUR un Progetto di Fattibilità per l'Ospedale Unico del Piceno.

Poichè la notizia è stata confermata con molta soddisfazione dal Consigliere Regionale Fabio Urbinati, sarebbe molto opportuno avere notizie più dettagliate in merito.

Sarebbe chiedere troppo se si rendesse pubblico l'elaborato tecnico dello studio di fattibilità dell'Ospedale, in parte riassunto dalla Stampa, per poterne visionare le caratteristiche, la sua funzionalità, la sua ubicazione sul Territorio, conoscerne i suoi progettisti e la sua committenza, sapere se è il risultato di un Concorso di idee o di un Bando pubblico o è l'espressione libera di professionisti esperti in ingegneria sanitaria, sensibili al problema della Sanità Pubblica del Piceno ?

Visto che il 29 novembre fu pubblicato su un quotidiano locale, la notizia del nuovo ospedale provinciale "L'Ospedale Unico in anteprima 500 posti letto sui colli piceni" e il 4 dicembre è stata pubblicata la notizia della presentazione in Regione del Progetto, pensiamo che sia giunto il momento, se tutto fosse confermato, di un serio dibattito pubblico istituzionale, con le conseguenti proposte, sul futuro della Sanità pubblica del Piceno.

Questa esigenza, è ancora più impellente, allorquando si osservano le soluzioni adottate recentemente nel Presidio ospedaliero sambenedettese.

Esse, non rispondono più alle effettive esigenze di una pronta risposta sanitaria come dovrebbe avere un Ospedale per acuti.

Ci si riferisce alla situazione del Reparto di ORL dell'Ospedale "Madonna del Soccorso", non più deputato alle urgenze, all'arrivo di tre nuovi infermieri per ripristinare le cure di primo livello ai neonati prematuri di 34 settimane, alle notizie di assunzioni di vari Specialisti che non vanno a rimpinguare i rispettivi organici, ma solo a rimpiazzare i colleghi che abbandonano l'Ospedale sambenedettese per Centri di maggiori prospettive, alle carenze di apparecchiature radiologiche aggiornate, alla mancanza di una Terapia intensiva post operatoria cardiologica che avrebbe dovuto supportarne l'attività di riabilitazione per cui è stato chiamato il nuovo Primario dott. Belardinelli, al tragitto rocambolesco a cui sono sottoposti i pazienti del Piceno colpiti da Ictus cerebrale o da Infarto del miocardio, fino al loro definitivo trattamento.

Caro Presidente Ceriscioli, ascoltando le dichiarazioni sue e dei suoi Collaboratori troppo semplicistiche e sommarie, da cui emerge che tutto verrà deciso in Regione, viene spontaneo domandarsi che senso ha affidare i lavori della nuova costruzione ospedaliera a un Progetto di Fattibilità.

Noi, pensiamo che un Progetto di Fattibilità di un Ospedale Unico per l'A.V.5 debba essere affidato a Tecnici esperti del settore, che funzionalmente sapranno adottare tutti quei criteri per rendere la Struttura rispondente alle finalità a cui è preposta, integrata con le infrastrutture di comunicazioni esistenti, con la distribuzione della popolazione, con la natura del Territorio e con le interconnessioni necessarie per il migliore risultato possibile, in linea con i compiti che una Struttura ospedaliera deve assolvere.

Riassumendo: "La funzionalità viene prima della equidistanza".

In attesa che si faccia luce sui molti interrogativi sollevati dalle recenti dichiarazioni del Governo Regionale sulla questione dell'Ospedale Unico e sugli ulteriori investimenti di 9,3 milioni del Piano Triennale ASUR (2016-2018) di opere pubbliche al "Madonna del Soccorso", siamo ansiosi di conoscere quale funzione sarà assegnata al Presidio sambenedettese, che ormai, non ha più le caratteristiche di un ospedale per acuti.

Dott. Mario Narcisi
Ex Direttore del DEA dell'Ospedale di S.B.T.
e
Rappresentante territoriale dell'AAROI-EMAC
(Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani e Medici dell'Emergenza Accettazione)
».

13/01/2017





        
  



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