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M5S Cupra: “Il S.Andrea a rischio speculazione edilizia …”

Cupra Marittima | Pubblichiamo integralmente una Nota Politica – dettagliata ed articolata –, a firma della dott.ssa Elena Russo, esponente di riferimento degli Amici di Beppe Grillo di Cupra Marittima.

di Umberto Sgattoni

Pubblichiamo integralmente (ed a seguire), una Nota Politica dettagliata ed articolata - giuntaci in Redazione - a firma della dott.ssa Elena Russo, esponente di riferimento e portavoce del gruppo Amici di Beppe Grillo di Cupra Marittima:

«Le mani della speculazione edilizia, si allungano di nuovo, sul martoriato Territorio cuprense: la lottizzazione detta "Adriatica Sud L16_A" come dimostra la Delibera di Giunta del Comune del 7.11.2016.

Parliamo della zona retrostante la casa cantoniera sulla SS. 16: una delle più ambite per la posizione panoramica, ma anche tra le più delicate, perché a ridosso della frana del sovrastante  Castello di S. Andrea, e dove il progetto, prevede la realizzazione di alcune villette.

Sebbene la lottizzazione risulti "legale" dal punto di vista tecnico, il semplice buon senso suggerirebbe di non costruirsi la casa sopra una paleo frana, che prima o poi, impatterà con il lento e inesorabile movimento di tutta l'antica falesia costiera.

Inutile poi piangere e invocare la calamità naturale di un evento, che di imprevedibile non ha davvero nulla, se non è da monito nemmeno la frana del costone est, avvenuta l'8 febbraio 2014, che lasciò isolata la zona per mesi.

Il nostro Movimento, si batte da sempre per il rispetto del Territorio e contro la ulteriore cementificazione del fronte costiero il cui scempio è stato perpetrato per anni, in barba ai più elementari principi paesistici, di sicurezza e di visione urbanistica organica.

Non è possibile avere un Piano Regolatore scellerato, ereditato da questa Amministrazione, che propone diverse lottizzazioni sul fronte costiero che dovrebbe essere invece tutelato dal Piano Paesistico Regionale, le cui indicazioni, sembrano essere state in gran parte disattese.

La Regione e la Provincia dovrebbero approfondire i controlli; e non, lasciare aree edificabili su un terreno "geologicamente sabbioso, limoso sciolto, non compatto con coesione quasi nulla" (Relazione Tecnica Perotti, Mora, Piattoni presentata in Comune).

E' troppo chiedere all'Amministrazione di prendere, almeno una volta, una decisione saggia ed equilibrata che guardi un po' più in là della prossima settimana?»

07/12/2016





        
  



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