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Un Tavolo Istituzionale per coordinare gli interventi pro terremotati

San Benedetto del Tronto | Comune, Area Vasta 5, Ambito Sociale 21, Protezione Civile, al lavoro per fronteggiare il disagio psicologico delle popolazioni colpite dal sisma. Per offrire risposte ancora più articolate, puntuali e pertinenti.

di Umberto Sgattoni

Sembra ieri: quel grido di dolore - ancor vivo nella memoria e nei cuori - lanciato dalle popolazioni del Centro-Italia (e più specificatamente delle aree e dei territori dell'entroterra appenninico, marchigiano, umbro e laziale), colpite e ferite a più riprese - inesorabilmente - dalla terribile furia devastatrice dei terremoti di fine agosto ed ottobre, a cui corrispose un'immediata onda di calorosa vicinanza da cui scaturì - di lì a poco - un mare di solidarietà diffusa (proveniente da ogni parte d'Italia), sostenuta ed alimentata dal fraterno abbraccio delle Comunità e dei Territori limitrofi.

Un abbraccio caloroso, che - in quel tragico frangente - vide San Benedetto e la sua Gente, distinguersi per il notevole ed encomiabile impegno profuso a tutti i livelli (e nei più disparati contesti ed ambiti di intervento) - in prima linea e sin dalle prime ore - a favore ed a sostegno delle popolazioni terremotate.

Una solidarietà - quella sambenedettese nei confronti delle Comunità duramente colpite dal sisma - che d'un lato si concretò ed articolò in un operoso e fattivo impegno sotto i vari profili, ambiti e versanti; dall'altro, fece esprimere al Sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti, il vivo compiacimento e l'orgoglio (a più riprese ed in varie occasioni) di essere Primo Cittadino di una Città - San Benedetto - la cui Comunità si era distinta per straordinario spirito di abnegazione e slancio solidale, nonché per un profondo e radicato senso di altruismo, umanità e generosità, nei confronti di popolazioni sorelle e limitrofe, colpite da un tragico evento che le poneva in una situazione di gravissima difficoltà e profondo e pesantissimo disagio.

Molte - infatti - furono, sin dall'inizio (e poi gradualmente nel trascorrere dei giorni e dei mesi), le azioni progressivamente e proficuamente attivate e pianificate dal Comune di San Benedetto del Tronto a supporto delle popolazioni terremotate.

Prima fra tutte - ma non unica fra le varie e numerose misure messe in atto dalla Comunità sambenedettese (nelle sue peculiari e specifiche articolazioni, espressioni, istituzioni, realtà ed associazioni) - la disponibilità ad accogliere presso le strutture ricettive cittadine ed in Città, gli sfollati prodotti e generati dal gravissimo evento sismico.

In relazione a ciò - relativamente cioè all'accoglienza - si sono naturalmente attivate e disposte, non soltanto misure rivolte al soddisfacimento delle esigenze e dei bisogni per così dire primari - urgenti ed immediati - ma anche quelle inerenti all'attivazione di servizi di ordine e carattere socio-sanitario, tesi più propriamente all'inclusione ed all'integrazione dei nuovi ospiti, nel tessuto sociale e comunitario della Città.

Una prima fase - quella relativa alla gestione dell'urgenza primaria e dell'emergenza di primo intervento - che potremmo dire ormai relativamente alle spalle, grazie ad un indefesso e sinergico impegno, di cui, il Comune di San Benedetto, è stato fra gli attori protagonisti.

E' giunta - ora - la fase in cui è necessario mettere ancora di più in rete risorse ed energie, per offrire assistenza e risposte ancora più articolate, puntuali e pertinenti, in riferimento a necessità per così dire "invisibili" o non propriamente visibili.

E proprio nella mattinata di lunedì 5 dicembre - presso il Comune di San Benedetto - l'Assessore alle Politiche dell'Integrazione e dell'Inclusione Sociale, la dott.ssa Antonella Baiocchi, d'un lato ha inteso tracciare e delineare un punto della situazione attuale, rendendo merito a quello che ha definito "uno straordinario gruppo di lavoro" che ha cooperato ed operato in maniera encomiabile ed efficace; dall'altro, ha brevemente illustrato e puntualizzato le iniziative tese ad implementare ed a rendere ancora più incisivi, puntuali e mirati, gli interventi rivolti a supporto delle popolazioni terremotate, ospiti in Città.

Nel merito e nello specifico, la costituzione di un Tavolo di Lavoro - istituzionale - dei Bisogni Psicologici e Psichiatrici.

Al Tavolo di Lavoro, prendono parte i principali attori delle iniziative di aiuto a favore dei terremotati: fra questi, appunto, il Comune di San Benedetto, l'Asur, le Associazioni e la Protezione Civile Comunale.

All'incontro, coordinato dall'Assessore Baiocchi, erano presenti Antonio De Santis (Coordinatore Ambito Sociale 21), i dirigenti sanitari dell'Area Vasta 5, il dott. Vincenzo Luciani (Direttore Servizio Cure Tutelari), il dott. Marco Barioglio (Dirigente Dipartimento Salute Mentale), il dott. Vinicio Alessandroni (Responsabile Umea), nonché il Capitano della Polizia Municipale Vinicio Cipolloni (referente del Gruppo Comunale per la Protezione Civile); assente, ma comunque facente parte del gruppo di coordinamento del rilevante tavolo istituzionale, la dott.ssa Maria Longo (Responsabile UMEE).

Fin dall'inizio, due gli ordini di intervento del Tavolo: uno di servizio alla persona (effettuato prevalentemente dalle associazioni di volontariato) ed uno più strettamente clinico-terapeutico (realizzato dai servizi Asur dell'Area Vasta 5).

In particolare, si è cercato di armonizzare gli interventi, per evitare inutili e dannose sovrapposizioni. La grossa sfida, è quella di organizzare e rendere fluida e più naturale possibile la quotidianità degli ospiti dei territori terremotati in Città e nel Territorio, sotto i più disparati ambiti e contesti, non ultimo - naturalmente - quello dell'assistenza e dei servizi.

Nello specifico, il De Santis, Responsabile dell'Ufficio di Coordinamento Ambito Territoriale Sociale 21, ha ripercorso brevemente tutti i graduali passaggi ed interventi attivati dal Comune di San Benedetto, in collaborazione con altri enti ed istituzioni - prime fra tutte Asur e Gruppo di Protezione Civile Comunale - tesi e rivolti a concretare adeguate Politiche di Integrazione ed Inclusione Sociale degli ospiti provenienti dai territori terremotati.

In tal senso il Tavolo di Lavoro, si propone quale filtro fondamentale per rendere più efficaci e puntuali le modalità di intervento a supporto dei suddetti. 

Vinicio Cipolloni, da parte sua, ha rimarcato l'impegno profuso dalla Protezione Civile Comunale nonché il contributo fattivo e generoso della Cittadinanza e di tanti volontari; sottolineando pure, come sia stato istituito un Centro di Distribuzione curato interamente dal Gruppo Comunale di Volontariato di San Benedetto (per soddisfare le richieste inerenti al vestiario, l'igiene personale, alimentare ecc.) e come si sia svolto - in tal senso - in maniera efficace e puntuale, un intervento sinergico a supporto ed a sostegno delle popolazioni terremotate ospiti.

Sia il De Santis che il Cipolloni, poi, hanno integrato la loro particolareggiata disamina, puntualizzando nel dettaglio diversi aspetti delle attività operative e di intervento inerenti alla prima accoglienza e connesse alla risoluzione delle criticità potenzialmente legate alla stessa. In primo luogo, la sistemazione in hotel e poi - naturalmente - il provvedere a far fronte a necessità altrettanto importanti e fondamentali, al fine di assicurare alle popolazioni terremotate una quotidianità, la più adeguata e normalizzata possibile: dall'attivazione di un ambulatorio socio-sanitario presso l'Hotel Relax, alle campagne vaccinali, all'organizzazione della frequenza scolastica, alle richieste di trasporto, all'assistenza domiciliare, al supporto per le incombenze amministrative.
Fra le varie iniziative, appunto, anche un Tavolo di Coordinamento per monitorare e trattare i bisogni psicologici e psichiatrici.

Il Tavolo, è coordinato dai professionisti dell'Area Vasta 5 (che hanno partecipato alla conferenza stampa/incontro indetto dall'Assessore Baiocchi) e che a sua volta, si raccorda col più imponente coordinamento Asur Regionale.
Le vittime del sisma - infatti - proprio in conseguenza della calamità subita, hanno in molti casi manifestato un sensibile disagio psichico e relazionale, individuale o collettivo, che ha necessitato - e necessita tuttora - di una risposta coerente ed articolata.

A tal proposito ed in riferimento al fenomeno, il dottor Luciani così si è espresso: "Crescendo inevitabilmente le criticità di ordine psicologico, di concerto con l'Assessore Baiocchi, abbiamo pensato di implementare la qualità degli aiuti offerti e la risposta psicologica/psichiatrica".

«Il Comune di San Benedetto» - ha aggiunto il dottor Vincenzo Luciani - «ci è venuto subito incontro ed ha proposto una sorta di "Banca del Tempo" per i professionisti psicologici del nostro Territorio, che intendano mettere a disposizione alcune ore della loro professionalità, a favore delle popolazioni terremotate».

«In particolare» - ha spiegato la Baiocchi - «abbiamo preso l'iniziativa di scrivere sia al mondo del volontariato, per censire le iniziative che potrebbero essere offerte alle popolazioni terremotate, sia cercando di coinvolgere i professionisti, psicologi e psicoterapeuti, affinchè possano offrire gratuitamente un supporto di primo livello, sul Territorio».

Pertanto, coloro che hanno il desiderio di donare parte del loro tempo, possono rivolgersi al Comune di San Benedetto, che ha il compito di raccogliere le richieste e portarle al Tavolo di Lavoro, per armonizzarle con quelle già in atto.

Per ulteriori informazioni, si può scrivere a : segreteriasindaco@comunesbt.it

05/12/2016





        
  



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