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La Sanità si ribella: Sit in di protesta davanti al Palazzo della Regione Marche

| Viene richiesto dai medici più personale, più risorse e diritti

di Martina Marini

LA SANITÀ SI RIBELLA: SIT IN DI PROTESTA DAVANTI AL PALAZZO DELLA REGIONE

29.11.2016 

MARCHE LO SMI- (Sindacato dei Medici Italiani) invita tutti i medici, convenzionati, dipendenti o in Formazione, che operano nella continuità assistenziale, nell'Assistenza Primaria, negli ospedali, nell'emergenza territoriale, nella specialistica ambulatoriale e con l'INPS, ai cittadini tutti, a manifestare davanti al palazzo della Regione Marche contro una politica di tagli in sanità, contro ogni forma di discriminazione sul lavoro, di sfruttamento e di mancato riconoscimento di diritti dei medici. NON SPEGNETE LA LUCE DELLA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE. NO ALLA PROPOSTA DI TAGLIARE ORE DI ASSISTENZA NOTTURNA, NO H16. Si chiede alla Regione: - che la Continuità Assistenziale continui a dare assistenza diurna e notturna alla popolazione, - che si potenzino i Punti di Primo Intervento, attualmente aperti proprio solo grazie al sacrificio di quei Medici del 118 ancora Convenzionati. Un settore di professionisti che pur senza gli stessi diritti dei loro colleghi dipendenti, con il loro lavoro contribuiscono alla tutela del diritto alla salute dei cittadini. DICIAMO NO alla Politica di TAGLI ai servizi sanitari: - i Punti di Primo Intervento sono spesso l'unico presidio sanitario nel raggio di decine di km, per questa ragione chiediamo che si esca dalla fase dell'improvvisazione e dell'emergenza e si preveda personale dedicato in modo da poter continuare ad essere un punto di riferimento assistenziale per la popolazione. - stesso discorso per la cronica carenza di medici nei Pronto soccorso. Il 118 deve rimanere un servizio per l’urgenza/emergenza che interviene per salvare la vita delle persone, non può essere usato impropriamente per sopperire alla deficienza di personale dei Pronto Soccorso né alla sostituzione della Continuità Assistenziale. DIRITTI E TUTELE PER IL 118 I medici convenzionati dell’emergenza territoriale chiedono il passaggio alla dirigenza medica, il diritto alla malattia, alla maternità, all’allattamento, al lutto,diritti essenziali finora negati: STESSO LAVORO, STESSI DIRITTI E STESSI DOVERI dei medici dipendenti che svolgono lo stesso lavoro e hanno la stessa formazione. DIAMO UN DEGNO CONTRATTO AI MEDICI INPS, Fiscali ed Esterni delle commissioni: diciamo no allo sfruttamento del lavoro; i medici dell’inps devono avere tutelato il loro lavoro e i diritti elementari finora negati. DIAMO SOSTEGNO E LAVORO AI GIOVANI MEDICI IN FORMAZIONE, NON TARPIAMO LE ALI AL FUTURO DELLA SANITÀ PUBBLICA La Regione Marche deve farsi carico di tutti questi problemi irrisolti, basta nascondere la testa sotto la sabbia. UNIAMOCI PER AVERE UNA SANITÀ CHE FUNZIONI, MODERNA ED EFFICIENTE: CON MEDICI FORMATI, PREPARATI E TUTELATI UNA SANITÀ VICINA AI BISOGNI DEL CITTADINO.

22/11/2016





        
  



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