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Perazzoli: "Se la Partecipazione significa qualcosa, la Festa è solo rinviata"

San Benedetto del Tronto | Un Paolo Perazzoli a tutto campo, nel corso dell'incontro - tenutosi presso la Sala dell'Associazione Pescatori Sambenedettesi - con i vari candidati ed esponenti del centro-sinistra e del Comitato XXL; considerevole - altresì - la presenza di pubblico.

di Umberto Sgattoni

Una sala dell'Associazione Pescatori Sambenedettesi gremitissima, ha accolto l'incontro di Paolo Perazzoli con tutti i candidati della coalizione del centro-sinistra, con i membri del Comitato XXL, con i numerosi sostenitori e simpatizzanti, nella cornice di una notevolissima partecipazione di cittadini.

"Grazie per quello che avete fatto. E per quello che farete." ha esordito Perazzoli.

Il quale, nel principiare il suo discorso, ha innanzitutto espresso soddisfazione per il fatto che a dispetto di chi voglia insinuare o descrivere la sua larga coalizione dilaniata da conflitti o contraddizioni interne, la grande e considerevole presenza di intervenuti denoterebbe - a suo avviso - invece, che il percorso di radicale rinnovamento intrapreso per il rilancio della Città e l'entusiasmo profuso che ne contraddistingue il cammino, sia comunque crescente.

Poi, un brevissimo accenno al programma: "un programma qualificato e calzato su misura per San Benedetto" come gli è stato riconosciuto da pareri autorevoli ed insigni.

Di lì, poi, Paolo Perazzoli si è addentrato - con piena cognizione di causa - nei temi caldi del suo intervento.

In primo luogo, l'ipotesi di una sconfitta:

"La nostra sconfitta sarebbe una iattura per la Città; la nostra sconfitta sarebbe una delega in bianco ad una destra senza idee".

Una destra - secondo Perazzoli - che non soltanto è priva di idee ed ha un esiguo programma ("e di una genericità assoluta") ma che è anche priva di proposte e soluzioni serie, congrue e concrete nel merito di una questione cruciale e fondamentale come quella delle politiche sociali.

Facendo poi riferimento a Piunti, Gabrielli e De Vecchis, il candidato sindaco del centro-sinistra sambenedettese è stato lapidario e tranchant: "Sono gli stessi, che ci portarono al commissariamento".

E inoltre: "Sono gli stessi" - ha rincarato la dose - "che hanno dimostrato di non saper amministrare San Benedetto".

Poi, il Perazzoli ha ripercorso a grandi linee e brevemente i caratteri, gli elementi innovativi e le peculiarità del progetto di rinnovamento - "il nuovo protagonismo dei cittadini e della Città" - che caratterizzano l'esteso programma redatto e sottoscritto dalla sua grande coalizione e dal contributo di più di 150 cittadini.

"Rinnovare, non è mai facile" ha poi sottolineato, rimarcando pure come il progetto di unità fra moderati e progressisti andrà avanti "con serena fermezza".

"Partecipare, Decidere, Fare; Squadra Nuova: Libera nei Pensieri (è bene discutere per poi raggiungere una sintesi); Attenta negli Ascolti (rimanere in sintonia con i cittadini); Vincolata agli Impegni Presi" questa in sintesi significativa la ferma opinione del candidato Sindaco Perazzoli.

Il quale poi, ha dato notizia di come abbia accolto positivamente la proposta di mettere per iscritto il suo impegno a tenere in vita il Comitato XXL:
"Manterremo in vita il Comitato XXL, datoché è una risorsa che può continuare a dare molto alla Città" ha detto Perazzoli.

Altresì, ha lasciato intendere come in caso di vittoria del suo centro-sinistra il duro lavoro sarà l'imperativo categorico e la risoluzione dei problemi un impegno quotidiano; un lavoro ed un impegno che non dovranno però rinchiudere nelle stanze o distogliere dall'avere una visione sempre reale, concreta e sintonica con la cittadinanza e della Città.

Poi, pur consapevole che probabilmente "solo domani (oggi 9 giugno ndr) avremo i dati ufficiali del voto di domenica scorsa", Paolo Perazzoli si è lasciato andare ad una riflessione di insieme sul primo turno.

"Il nostro è stato uno dei migliori risultati d'Italia (considerando le città al di sopra dei 15 mila abitanti)" ha detto Perazzoli.

Poi espungendo considerazioni da un'analisi del voto del prof. Ilvo Diamanti, Perazzoli ha annotato come la situazione generale e nazionale del centro-sinistra sia in ogni caso delicata, seria e degna di riflessione.

E come - sulla base del clima positivo percepito in Città - magari si fosse sottovalutata l'ondata di sfiducia su base nazionale che sta vivendo il Partito Democratico.

Inoltre, in merito al voto disgiunto - pur riconoscendo che vi sia stata una penalizzazione fisiologica per tutti gli schieramenti - Perazzoli si è prodotto in un'articolata disamina politica nel suo campo, cioè quello del centro-sinistra: ed ha annotato come il divario (diversi punti percentuali) fra i voti di coalizione e quelli riferiti al Sindaco - a suo avviso - derivino dal fatto che una parte dell'elettorato dell'Udc ("un elettorato di confine" di un Partito che in altri contesti non è inserito in coalizioni di centro-sinistra) non abbia evidentemente digerito la sua posizione nel merito delle Unioni Civili ("Sono sposato da 37 anni - ha detto Perazzoli - ma le celebrerò perché la legge lo prevede"); altresì ha annotato come, senz'altro abbia influito anche qualche calcetto assestatogli da qualche piccola fronda interna al Pd.

"Ma non è mia intenzione fare caccia alle streghe" ha detto un Perazzoli che ha comunque ostentato serenità e fiducia, e che ha invitato tutti "a concentrarsi sulla Città, per interesse della Città".

"Stop con le discussioni e le recriminazioni: concentriamoci sull'obiettivo" ha detto il candidato sindaco del centro-sinistra.

"Il voto del 19 giugno, sarà una pomata salutare" si è detto metaforicamente convinto Perazzoli.

Poi è stato durissimo ("è una vergogna" ha detto) nell'analizzare il fatto che molti Presidenti di Quartiere si siano candidati con le destre. E a riguardo, ha fatto il nome di Sanguigni (Orgoglio Sambenedettese) Traini e Troli (appartenenti alla coalizione cui fa capo Pasqualino Piunti).

"Uno dei primi atti che faremo" ha detto con fermezza Perazzoli "sarà modificare i Regolamenti dei Comitati di Quartiere".

Poi, si è espresso in maniera altrettanto aspra (e per nulla lusinghiera) nei confronti del suo avversario al ballottaggio:

"Piunti è bravo a raccogliere preferenze, ma non ha qualità da Sindaco; Piunti non ha la struttura mentale e culturale per fare il Sindaco; e quel che è più grave, non ha sogni ed idee per San Benedetto" ha detto Paolo Perazzoli.

Il quale, nel fare riferimento a chi ha ironizzato sul suo voluminoso programma definendolo "il Libro dei Sogni", ha sottolineato come sognare sia fondamentale ed importante, e come una vita senza sogni sia sterile e priva di slancio e prospettive.

"Una città equa e giusta per tutti; con più opportunità e con l'impegno di affrontare seriamente il problema di chi la casa non ce l'ha" si è detto convinto Paolo Perazzoli.

"Noi, parliamo al cuore ed alla mente della gente e non alla pancia" ha rilanciato il candidato Sindaco del centro-sinistra.

Nel merito di eventuali o possibili accordi al ballottaggio, Perazzoli ha escluso ogni possibilità:
"Non ci sono margini né volontà per fare accordi, né a sinistra con SEL, né tantomeno a destra; noi chiediamo la fiducia dei cittadini" ha detto il candidato del centro-sinistra sambenedettese, aggiungendo a margine una riflessione pungente nei confronti di Giorgio De Vecchis (Orgoglio Sambenedettese):

«Se De Vecchis, fa l'accordo, si smentirebbe ... e dico "smentirebbe" per non voler usare un'altra parola ... Sarebbe un mero accordo di potere ed una parte di chi l'ha votato, non lo seguirebbe"».

Inoltre, sempre nel merito di De Vecchis - e di un suo potenziale o eventuale accordo con Piunti - Perazzoli si è chiesto (tradendo una malcelata ed interrogativa ironia) qualora tale accordo si verificasse, come mai De Vecchis, non ci abbia pensato prima, e prima di presentarsi con una coalizione autonoma e distinta.

Poi, una riflessione di insieme sulla sfida che lo attende domenica 19 giugno:
"Non sarà e non deve essere un referendum su di me; la valutazione è: qual è il meglio o qual è il meno peggio".

Poi, nel merito è tornato su come la sua storia politica, rispetto a quella di Piunti parli di un impegno che "ha fatto tantissimo ed in maniera concreta" per la Città; e su come invece la storia politica di Piunti, parli diversamente e non possa dire altrettanto.

Infine, Perazzoli si è detto estremamente fiducioso, sulla base di partenza dei 15 punti percentuali di distacco dal suo competitor, ed ha ribadito a tutti i candidati e ad i suoi sostenitori come sia fondamentale mantenere vivo ed alto l'impegno ed il pensiero sulla Città.

"Se la partecipazione significa qualcosa, la festa è solo rinviata" ha concluso Paolo Perazzoli.

08/06/2016





        
  



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