Un segnale ed un gesto significativo, in casa Pd, a pochi giorni dalla sconfitta elettorale che ha sancito in maniera inequivocabile l'affermazione di Pasqualino Piunti su Paolo Perazzoli; un atto che assume particolare significato, anche alla luce dell'arretramento notevole del partito e della débacle elettorale cittadina di domenica, che vedeva il Partito Democratico quale partito capofila e cardine fondamentale della coalizione di centro-sinistra uscita sconfitta dalle urne.

Il Segretario del Circolo Nord Andrea Manfroni, rassegna le sue dimissioni dall'incarico. E lo fa, dandone comunicazione con una lettera stringata ma eloquente inviata alla Segretaria dell'Unione Comunale del Pd, Sabrina Gregori, e per conoscenza al Presidente dell'Assemblea del Circolo Nord Antonio Mastrangelo ed al Segretario Provinciale del Partito Democratico Antimo Di Francesco (che stando agli esiti delle urne e agli atti, sarà comunque esponente del Pd in Consiglio Comunale).

Una lettera, quella del Manfroni in cui il senso più radicato e profondo del suo atto politico, è stato affidato sostanzialmente alle considerazioni che ebbe a fare uno storico dirigente del Partito Comunista Italiano, Alessandro Natta - il quale, evidentemente, trovandosi in una situazione altrettanto delicata e cruciale - parimenti, rassegnò, le proprie dimissioni.

Una riflessione e comunicazione - inoltre - quella del Manfroni concisa ma non priva di un'attenta e dettagliata disamina politica per chi volesse leggerla fra le righe; non sprovvista - altresì - di alcune parole chiave ed elementi dai quali - a suo avviso - il Partito Democratico dovrà necessariamente ripartire.

«... "a tutti voi credo fosse chiaro che il mio intendimento era di concludere con il prossimo congresso l'impegno, che ho cercato di perseguire in questi anni, di formare un nuovo gruppo dirigente''.
... "Le recenti vicende politiche, con il duro e preoccupante risultato delle elezioni amministrative, e anche quelle mie personali, mi hanno fatto ritenere che sia giusto e opportuno procedere immediatamente a un mutamento nella responsabilità di direzione. Il partito è di fronte a una prova difficile e per vincerla, come io ritengo sia possibile, occorre da subito uno sforzo coraggioso e complesso di sviluppo delle novità che abbiamo promosso e di ulteriore innovazione politica e di ricostruzione organizzativa. Tra qualche mese, poi, sarà necessario avviare nel modo più aperto la preparazione del XVIII Congresso".
..."io vi prego di intendere la mia rinuncia allo stesso modo in cui, accettai il compito di segretario: per senso del dovere e nella persuasione di agire nell'interesse generale del nostro partito. Com'è naturale chiedo che possa valere la norma dei "francescani" tra i quali il priore che ha compiuto il mandato torna ad essere un semplice frate! ''...»

"Con queste parole, oltre trent'anni fa Alessandro Natta" - ha affermato Manfroni nella sua Nota - "si dimise (ultimo segretario del PCI), dopo una débacle elettorale, con profondo rispetto sia degli iscritti sia dell'allora Partito Comunista Italiano che rappresentava."

"Oggi come allora, con profonda umiltà e rispetto," - prosegue il Manfroni - "è necessario dare un segnale agli iscritti e simpatizzanti del partito che rappresento."

"Pertanto" - ha concluso Andrea Manfroni - "presento le dimissioni da Segretario di Circolo Nord perché oggi più che mai, il Partito Democratico, deve dare un forte segnale di cambiamento e di rinnovamento."