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Sanità: " Non disturbare il Manovratore!"

San Benedetto del Tronto | Di Maro:"Il nostro Ospedale è a rischio. M5S propone un Referendum per spostare le decisioni dalla Giunta al Consiglio regionale delle Marche. Servirà? Si tratta di scelte politiche a livello regionale. L'operazione M5S serve solo a perdere tempo".

di Felice Di Maro

 

Giovanni Marucci, consigliere comunale di San Benedetto del Tronto, ha chiesto tramite stampa almeno per come si sa che per il 12 febbraio si faccia un Consiglio comunale urgente e non aperto s'intende per far approvare una delibera che chieda di fare un Referendum per spostare i poteri decisionali ora in capo alla Giunta al Consiglio regionale. Occorre il pronunciamento di 20 Consigli comunali e la Giunta potrebbe autorizzarlo ma entro il 29 di questo mese almeno per celebrarlo quest'anno.

Con chi si è confrontato Giovanni Marucci?
Premesso che sul tema avevo inviato un messaggio privato e lo avevo chiamato sul cellulare. Al riguardo di quest'ultimo mi aveva inviato un messaggio dicendo che al momento non poteva parlare con me e che mi avrebbe richiamato. Cosa che non ha fatto e non mi interessa. Questo è solo per presentare l'attenzione che ha nel non confrontarsi con chi almeno è intuitivo pensare che abbia sul tema opinioni diverse. Ognuno fa come crede e il mondo è bello perché è vario. C'è chi accetta e chi come me la pensa in maniera diversa almeno sul tema della sanità che se peggiora, per chi già non può fare la spesa alimentare è veramente drammatico.

Chi sono io? Nessuno. E tale ho piacere di restare.
Invito i lettori a considerare che l'Ospedale di San Benedetto del Tronto è davvero a rischio. Scusate ma la composizione della Giunta della Regione Marche ha o no quasi in modo assoluto la stessa composizione della maggioranza che c'è in Consiglio regionale?

Con la richiesta di fare questo Referendum i consiglieri M5S delle Marche hanno dimostrato che poco comprendono delle relazioni tra il tema della sanità e le politiche regionali delle forze politiche che formano la maggioranza in Consiglio. La sanità nelle Marche -come è noto- e anche a livello nazionale è abilmente controllata dai centri finanziari dell'Italia e dell'Unione europea che chiedono in vario modo e con raffinate analisi economiche una diversa gestione con una ulteriore privatizzazione dei servizi vari e chiaramente i disagi dei cittadini non interessano.

Fa veramente ridere che si debbano leggere articoli vari che riprendono frasi come «la salute pubblica non ha colore politico» come se San Benedetto e le Marche fossero non ubicate sul pianeta Terra. Svegliatevi! Questa superficialità ha naturalmente ragioni politiche. M5S pensa che il Consiglio regionale delle Marche sia un'Assemblea dotata di equilibrato senso di voto e che decida sempre e comunque per il bene comune come si suole dire. Falso, ma i consiglieri M5S ci credono.

La storia dice proprio il contrario. Certo la sanità è stata più volte all'attenzione nel Consiglio regionale ma guarda caso poi i bilanci sono stati sempre approvati e quasi sempre senza colpo ferire. Già il fatto che sulla sanità non ci sia attenzione da parte di tutti i gruppi sulle scelte della Giunta la dice lunga. Sia sulle nomine e sia sulle operazioni di privatizzazione strisciante nelle Marche sono state sempre le stesse forze politiche che hanno deciso e non solo per le ben note operazioni di Giunta ma anche per quelle decisioni consiliari relazionate con quelle dei Comuni. Si tratta sempre del solito centrosinistra a regia PD. Eppure basterebbe non votare il bilancio per dare un corso diverso anche perché la sanità rappresenta oltre il 70% ma davanti ai voti si sacrifica per davvero la salute dei cittadini.

Quale è l'obiettivo di M5S?
Perdere tempo! L'obiettivo è che non si deve disturbare il manovratore. Nel breve periodo tutti i giochi che sono in corso sulla sanità saranno conclusi. Non è un caso che sabato scorso ad Ancona c'è stata una manifestazione contro la soppressione dei punti nascita di Fabriano, Osimo e San Severino Marche. La gestione della riforma sanitaria in corso è affidata a livello istituzionale al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. In città si ricordano le promesse che ha fatto in campagna elettorale proprio sulla sanità. Lui è un matematico ed è abituato a fare calcoli però penso che con il Piceno stia confondendo i segno + con il - e si voglia o no non riesce a comprendere che San Benedetto del Tronto essendo una città dove la risorsa principale è quella del turismo e non altro è importante che debba esserci e che debba essere anche attivo un ospedale e non una casa della salute anche se quando si discute al bar potrebbero sembrare la stessa cosa.

08/02/2016





        
  



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