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Perazzoli al quartiere Sentina: "Va approvato un nuovo piano regolatore"

San Benedetto del Tronto | Proseguono le campagne d'ascolto di Paolo Perazzoli nei quartieri di San Benedetto. Giovedì sera è stata la volta del quartiere Sentina, dove il candidato alle primarie del Pd si è soffermato soprattutto sul tema dei Poru.

di Paolo Perazzoli

perazzoli

"I piani operativi di riqualificazione urbana servono a recuperare quello che già c'è. Conosco possibilità e limiti, visto che in Regione ho contribuito a far approvare la legge. E' come se su un furgoncino si volesse mettere il carico di un tir: non lo può reggere. Quel compito spetta ad un Piano Regolatore. Non è corretto che si considerino solo dei pezzettini di terreno, occorrono soluzioni per intere aree. Se questa amministrazione riuscirà ad approvare i Poru, io darò seguito a quella decisione, magari modificando qualcosa. Ma se non accadrà, come credo, spingerò per un nuovo PRG, oppure se le società proporranno accordi di programma li esamineremo rapidamente. Sono dell'idea che vada lasciato il 25% delle aree in questione al privato, che può costruirci insediamenti abitativi e turistici, mentre il restante 75% dovrebbe essere dato al Comune. Occorre un equilibrio tra interessi pubblici e privati. Non si possono lasciare così quelle aree - ha proseguito - rischiamo di far fallire aziende che pagano interessi bancari salati e Imu. Nessuno avrà diritto di veto ma tutti i cittadini verranno ascoltati,.

Perazzoli ha poi criticato la giunta per i posizionamenti strumentali legati alle imminenti votazioni: "Credete davvero che gli assessori si siano accorti solo adesso dei contenuti dei Poru? E' evidente che sotto elezioni ognuno si posiziona come più gli conviene, altrimenti se non guardano le carte in giunta che ci stanno a fare?".
Sulla Sentina è stata ribadita l'importanza di una valorizzazione agroturistica della riserva naturale: "Ci deve essere un'agricoltura non intensiva ma specializzata e biologica. Ho parlato col sindaco di Ascoli Guido Castelli e siamo entrambi d'accordo sull'utilizzo dei casolari nell'ottica di un turismo ecologico-ambientale, con i turisti che potrebbero fruirne dal primo gennaio al 31 dicembre".

Attenzione anche alla situazione dei sottopassi. Quello di Via Mare va allargato per fare spazio all'attraversamento di pedoni e biciclette, così come vanno migliorate le condizioni della sottovia che collega la Sentina alla scuola media Cappella: "Si può pensare ad una chiusura notturna per evitare atti vandalici e consentirne una migliore fruizione di giorno o all'istallazione di telecamere attive h24".

A proposito della scuola Colleoni, Perazzoli ha affermato che non è indispensabile un ampliamento della struttura, ma c'è bisogno piuttosto di un riordino della viabilità all'entrata e all'uscita dall'istituto, mediante la realizzazione di un ampio parcheggio utile anche in estate e con la variazione dell'ingresso della scuola, spostandolo da est a ovest.

Altri parcheggi potranno essere recuperati sotto la sopraelevata, in funzione delle nuove piste ciclabili che causeranno la sparizione di diversi posteggi. "C'è qualche candidato sindaco che non conosce la storia e non sa che le prime piste ciclabili a San Benedetto, sul lungomare e in Viale dello Sport, appartengono alla mia prima amministrazione. Se vuoi guidare una città la devi conoscere strada per strada, non la puoi guardare seduto comodo dalla tua scrivania".

Sul tema delle pensiline fotovoltaiche, Perazzoli ha contestato l'impianto installato nel piazzale Aldo Moro, davanti al PalaRiviera: "E' irregolare ed illegittimo, manca l'autorizzazione paesaggistica, che deve essere concessa preliminarmente. Siccome la situazione non è sanabile, va smontato, perlomeno nella parte che sta all'interno dei 300 metri dal mare".

"Si pensa che tutti possano fare il sindaco - ha chiosato Perazzoli - non è così, poi i risultati si vedono. Occorre una certa predisposizione, bisogna imparare un metodo e studiare. Fare il sindaco è faticoso, di testa e di fisico. Tant'è vero che se prima ero un centravanti, ora il mio ruolo vuole essere di allenatore dei giovani. Li aiuterò ad ascoltare la città e a non improvvisare. L'appunto che si fa maggiormente a Gaspari è di aver fatto troppi annunci, che creano attese e delusioni. Vanno rimesse in moto le nostre energie migliori, l'inventiva, la fantasia. Siamo diventati apatici. Prenderò pochi impegni, ma quelli presi li rispetterò. Con me ci saranno dei sì e dei no, mai dei ni".

29/01/2016





        
  



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