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Una nuova politica per le Marche: una sfida da vincere

Ancona | In vista delle imminenti elezioni politiche regionali, giovedì 7 maggio si è svolto, presso la sede di Confindustria Marche, un incontro pubblico cui hanno partecipato i candidati alla presidenza regionale.

di ELVIRA APONE

Confindustria Ancona

Da questo confronto, è nato un documento intitolato “Il momento cruciale per tornare a crescere. Idee e proposte per il nuovo governo regionale”, il cui filo conduttore è l’analisi e l’individuazione di interventi atti a migliorare e a sviluppare le condizioni economiche e sociali della nostra regione. Si è parlato, dunque, di innovazione e di ricerca, due aspetti su cui l’industria manifatturiera, uno dei principali motori delle Marche, deve puntare e investire; si è discusso del potenziamento di infrastrutture come l’aeroporto, il porto, l’interporto, le reti viarie, fondamentali per collegare la nostra regione con il resto del mondo; si è anche affrontato il tema delle politiche urbanistiche e ambientali, che devono mirare a una difesa del nostro ambiente e a una sapiente pianificazione edilizia e, ovviamente, si è anche posto l’accento sul ruolo strategico dell’industria turistica, strettamente connessa sia alla qualità dei servizi che il nostro territorio potrebbe offrire sia alle capacità di molti imprenditori marchigiani, che sono riusciti a esportare e a far conoscere all’estero diversi dei nostri prodotti.

Potenziamento e valorizzazione delle risorse, quindi, sembrano due elementi chiave per far ripartire l’economia regionale, ma, per fare questo, è basilare razionalizzare le spese evitando sprechi e alleggerendo la macchina burocratica, al fine di risparmiare e recuperare i mezzi necessari alla crescita. Ciò significa, di conseguenza, un impiego maturo e intelligente dei nuovi fondi europei 2014-2020, con lo scopo di dare impulso a nuovi investimenti delle imprese nell’ambito della ricerca e dell’innovazione e di favorire la ripresa con la realizzazione di nuove realtà imprenditoriali e relativi posti di lavoro. È a questo proposito che si inserisce l’intervento di Fabio Bottiglieri, che era presente all’incontro al posto del candidato presidente alle regionali per il movimento cinque stelle, Giovanni Maggi.

Bottiglieri ha rilevato, infatti, che l’utilizzo dei fondi europei durante la precedente amministrazione, che è pur sempre stata una tra le migliori d’Italia, è stato attuato solo al 60,5 %; ha aggiunto, inoltre, che, per quanto riguarda la creazione di nuovi posti di lavoro, invece dei settemila previsti, ne sono stati generati soltanto poco più di mille e solo nell’arco degli ultimi quattro anni, piuttosto che in tutto il corso dei sette, cioè dal 2007 al 2013. Non dimentichiamo, infatti, che nelle Marche l’andamento del mercato del lavoro è stato fortemente penalizzato dalla crisi economica con un conseguente aumento del tasso di disoccupazione che, negli ultimi cinque anni, è purtroppo più che raddoppiato.

Ci auguriamo, perciò, che una migliore valorizzazione delle enormi risorse, di cui il nostro territorio dispone, e soprattutto una politica economica lungimirante, che guardi alla formazione e alla qualificazione delle risorse umane e delle imprese e all’apertura verso i mercati internazionali, possano far sì che le Marche, settima regione italiana per propensione all’esportazione, riprenda quel cammino produttivo grazie al quale si è distinta non solo in Italia, ma in tutto il mondo.

20/05/2015





        
  



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