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Por Fesr Marche 2014-2020: interventi approvati dalla Commissione europea il 12 febbraio scorso

Ancona | Le Marche possono contare su una dotazione finanziaria di 337 milioni di euro (+18% rispetto alla programmazione 2007-2013) per promuovere la competitività e lo sviluppo sostenibile del territorio regionale.

POR MARCHE 2017/2020 - Paola Giorgi

Le risorse sono quelle del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), stanziate dal Programma operativo regionale (Por) che la Commissione europea ha approvato lo scorso 12 febbraio, insieme a quelli delle altre prime 10 Regioni italiane. Complessivamente, nei prossimi 7 anni (2014-2020), le Marche avranno a disposizione circa 1.200 milioni di euro di derivazione europea, compresi i 624 milioni di euro (+ 9,5% rispetto ai 570 della programmazione precedente) dei Por, sommando quelli del Fesr (investimenti infrastrutturali) e quelli del Fse (occupazione e lavoro).

"Risorse che agevoleranno le strategie di crescita della Regione Marche", ha evidenziato l'assessore alle Politiche Comunitarie, Paola Giorgi, nell'incontro pubblico di presentazione del Por Fesr 2014-2020 che si è svolto oggi, a Macerata, presso l'Auditorium San Paolo dell'Università degli studi. "È il punto di partenza della nuova programmazione, ma anche di arrivo di un grande lavoro di condivisione delle scelte e delle strategie con la Commissione europea, il Governo nazionale e il territorio", ha detto la Giorgi. "Una programmazione che guarda realmente avanti, con al centro l'impresa, il lavoro, l'innovazione digitale, la cultura e il turismo, la difesa della costa, l'equilibrio idrogeologico del territorio".

Di "progetti marchigiani di qualità, orientati alla crescita intelligente e alla creazione di nuovi posti di lavoro", previsti dal Por Fesr, ha parlato Charlina Vitcheva (DG Regione della Commissione europea), che ha invitato a "guardare ai risultati che verranno raggiunti e non alle somme spese, perché questo è l'orientamento delle nuove politiche comunitarie. Quando si programma, occorre pensare sempre a valutare le ricadute per le aziende e per le persone. È necessario un cambiamento culturale, perché i fondi strutturali non vanno visti come sussidi, ma come moltiplicatori di investimenti privati".

La Vitcheva ha indicato alcuni obiettivi da conseguire con il prossimo Por Fesr: raggiungere quota 35% di aziende, con più di 10 addetti, che hanno introdotto innovazioni tecnologiche; 300 nuovi partenariati tra imprese e Centri di ricerca; 70 milioni di euro di ulteriori investimenti privati; il 50% della popolazione marchigiana raggiunta dalla banda larga a 100 Megabit. "Le Marche avvieranno un grande cambiamento che favorirà la crescita aziendale e la riduzione dei consumi energetici".

SCHEDA. Il Por Marche Fesr 2014-2020 fa propri gli obiettivi di crescita definiti dalla strategia "Europa 2020". Individua tre opzioni strategiche: l'innovazione (Regione intelligente), la sostenibilità dei processi produttivi (Regione sostenibile), sviluppo equilibrato del territorio (Regione inclusiva). Articola la propria strategia su sei Assi prioritari: rafforzare la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione (114 milioni disponibili - 33,3% la dotazione finanziaria sul totale Por); migliorare l'accesso alla banda larga e alle relative tecnologia (24 milioni - 7,2% sul totale); promuovere la competitività delle piccole e medie imprese (67 milioni - 20,1% del disponibile); sostenere la transazione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori (65 milioni - 19,4% delle risorse); promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi (22 milioni - 6,8%); preservare e tutelare l'ambiente, promuovere l'uso efficiente delle risorse (32 milioni - 9,7%).

Inoltre sono previsti altri 10 milioni di euro (3%) per garantire l'assistenza tecnica (gestione e controllo del Por). In attuazione del principio Ue di concentrazione dei fondi per massimizzare i risultati, le risorse del Por Marche Fesr (337 milioni) finanziarono, in particolare, per l'80% delle somme disponibili, quattro temi ritenuti cruciali per la competitività e lo sviluppo sostenibile del territorio regionale: ricerca e innovazione (33,8% del totale); le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (7,21%); la competitività delle piccole e medie imprese (20,1%); l'energia (19,4%).

25/03/2015





        
  



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