Caro Antonio,

 voglio innanzitutto ringraziare te e gli amici Domenico Mozzoni, Guido Renzi e Vincenzo Rosini per avermi dimostrato in modo così limpido non solo l’amicizia ma anche l’affetto che nutrite verso di me esponendovi in prima persona come fondatori del Comitato “A sostegno di Giovanni Gaspari”.

 La fiducia che riponete nel sottoscritto, insieme a quella delle, mi dicono, tante persone che hanno risposto al vostro appello, mi ripaga dell’amarezza per essere stato giudicato responsabile di un danno economico procurato al Comune da una sentenza che, se ha fatto giustizia, non ha certo reso giustizia al lavoro che abbiamo compiuto per dare a San Benedetto un profilo moderno e mettere in moto investimenti per milioni di euro.

 Ma siccome i pronunciamenti della magistratura, pur criticabili, vanno rispettati, penso sia giusto che a pagare quanto stabilito dalla Corte dei Conti sia chi deve pagare. Per cui, in attesa che sia data esecuzione a quanto previsto dalla polizza assicurativa che ho sottoscritto sin dal mio insediamento, qualora la richiesta di rimborso dovesse arrivare prima che la compagnia assicuratrice sia pronta a liquidare, anticiperò di persona la somma dovuta.

 Il vostro è stato un gesto alto e nobile che mai dimenticherò, ma la mia dignità di uomo e di amministratore pubblico mi impedisce soltanto di pensare che questo gesto possa essere etichettato come una “colletta”, aggiungendo umiliazione alla beffa di un pronunciamento che, ripeto, rispetto ma non condivido.

 Vi ringrazio ancora, sapendo di poter contare sempre sulla vostra amicizia e sulla stima di tutte quelle persone che, in questi giorni, si sono dette pronte ad aderire alla vostra proposta.

Con affetto