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S.O.S.: Cercasi bus stazione Porto Potenza Picena-Istituto Santo Stefano

Potenza Picena | Domenica scorsa mi trovavo alla stazione di Porto Potenza Picena quando, quasi per caso, cominciai a conversare con un’anziana signora che stava aspettando anche lei il treno regionale per Pescara.

di ELVIRA APONE

PORTO POTENZA PICENA-ISTITUTO SANTO STEFANO

In realtà, la conoscevo già di vista, come conosco ormai da mesi, anzi da anni, le tante persone, anziane, giovani, donne, uomini, che, da Pescara o da altre località della costa, si recano a Porto Potenza Picena, alcune persino giornalmente. Le loro storie, diverse l’una dall’altra, hanno, però, in comune la stessa disperazione, la stessa ansia, la stessa inquietudine, la stessa speranza, che le portano a compiere, spesso nell’arco di un’unica giornata, questo silenzioso e doloroso viaggio per vedere, anche solo per qualche ora, un loro caro, che sia un figlio, un coniuge, un nipote, ricoverato presso l’istituto di riabilitazione Santo Stefano. Si tratta di una struttura dotata di ben 450 posti letto in cui i malati ricevono, da un personale molto qualificato e tecnicamente competente, una serie di cure e di monitoraggi, per quanto spesso non risolutivi.

I ricoverati sono generalmente persone colpite da disabilità derivate da patologie cerebrali, reumatologiche, respiratorie, muscolari. Il più delle volte si tratta di pazienti in coma, o comunque in uno stato psicofisico gravemente lesionato e compromesso. L’anziana signora ha una figlia in coma ormai da diversi anni che improvvisamente, mentre era alla guida della sua auto, è stata colpita da un ictus cerebrale che le ha causato un danno irreparabile. Ora ha poco più di cinquant’anni, due figli, un marito che lavora fuori. La madre, la signora in questione, è vedova, ha ormai ottanta anni e non può certo guidare. Il suo non è neppure più un viaggio della speranza; è il viaggio dell’amore, della comprensione, della pazienza, della sopportazione, del conforto, del sostegno.

Sua figlia sente tutto, soffre senza poter parlare, ma sua madre vuole essere lì, ogni giorno, a tenerle la mano, sia pure soltanto per poche ore, e pur sapendo in cuor suo che, quasi sicuramente, la sua condizione non migliorerà. Lei, come tanti altri, però, quando arriva a Porto Potenza non può nemmeno usufruire di un mezzo pubblico con cui raggiungere l’istituto Santo Stefano, che dista più di un chilometro dalla stazione. Non ci sono autobus o navette che effettuano questo tragitto, o meglio, pur essendoci un pullman di linea proveniente da Civitanova Marche ogni ora, non transita in concomitanza con l’arrivo dei treni, per cui è un’inutile perdita di tempo mettersi ad aspettarlo. Queste persone, in effetti, spesso già stanche e moralmente distrutte, hanno i minuti contati per stare accanto ai propri cari malati.

L’istituto, infatti, prevede un rigido orario di visite che tutti, familiari e parenti compresi, sono costretti a rispettare. Mi rivolgo, quindi, attraverso l’unico mezzo di cui dispongo, la parola, alle autorità del comune di Potenza Picena, al sindaco, agli assessori, a chiunque possa leggere questo articolo e riferire a chi compete, invitandole a mobilitarsi affinché venga garantito un servizio bus in coincidenza con i treni in arrivo a Porto Potenza da Pescara e da Ancona. Sono convinta che non sia difficile trovare una società disposta a prendere l’appalto per fornire questo servizio di trasporto indispensabile a gente che, oltre a farsi tre o quattro ore di treno al giorno, deve percorrere a piedi avanti e indietro diversi chilometri, talvolta persino di corsa e con borse pesanti in spalla.

Credo che in una cittadina come Porto Potenza Picena, che è meta di turisti nella stagione estiva, ma che più di ogni altra cosa è conosciuta proprio per la presenza di una struttura all’avanguardia ed efficiente come l’istituto Santo Stefano, non si possa ignorare, come avviene ormai da fin troppo tempo, un’esigenza basilare come questa, che coinvolge tante persone sofferenti il cui destino sembra ormai tristemente segnato.

25/11/2014





        
  



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