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Ordinanza di custodia cautelare in carcere per il pugile professionista, Ruffini

Ascoli Piceno | I fatti contestati al RUFFINI nel provvedimento restrittivo afferiscono a 3 gravi episodi di violenza verificatisi nelle strade di questo centro rivierasco in ore notturne, due l’8 febbraio e l’ultimo il 2 marzo 2014, tutti nei pressi di locali pubblici.

Nella mattinata odierna personale del Commissariato P.S. e militari della Compagnia Carabinieri di San Benedetto del Tronto (AP) hanno eseguito congiuntamente un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Ascoli Piceno, dott.ssa Giuliana Filippello, nei confronti del giovane sanbenedettese RUFFINI Roberto, classe 1986, pugile professionista, per lesioni continuate aggravate. I fatti contestati al RUFFINI Roberto nel provvedimento restrittivo afferiscono a tre gravi episodi di violenza verificatisi nelle strade di questo centro rivierasco in ore notturne, due l'8 febbraio e l'ultimo il 2 marzo 2014, tutti nei pressi di noti locali pubblici.

I primi due, avvenuti a distanza di pochi minuti l'uno dall'altro in punti distinti della città, avevano visto il RUFFINI Roberto partecipare attivamente, in veste di leader di un gruppo composto da almeno altre due persone, a brutali aggressioni nei confronti di due diversi gruppi inermi di coetanei. A seguito dei pestaggi ben cinque persone aggredite, tre delle quali giovani ragazze, erano ricorse alle cure del sanitari del locale Pronto Soccorso. Una successiva perizia medico-legale disposta dalla Procura ordinaria di Ascoli Piceno aveva permesso di appurare che, a seguito dei colpi ricevuti una delle donne, aveva riportato lesioni permanenti (indebolimento permanente del senso dell'udito).

Di lì a nemmeno un mese ennesimo episodio di gratuita violenza ad opera del RUFFINI Roberto, questa volta senza la compartecipazione di suoi amici. Vittima dell'aggressione un uomo di circa 50 anni appena uscito da un caffè - pasticceria.- Costui aveva appena raggiunto la propria vettura posteggiata nel tratto di strada adiacente quando il RUFFINI Roberto, seduto per terra a pochi metri dal mezzo, si era rivolto ad un suo amico lì presente dicendo: "MO' MI FACCIO DUE PALLEGGI CON QUESTO!". Alla legittima e spontanea domanda del povero malcapitato di cosa volesse il RUFFINI Roberto gli si era avvicinato per avvertirlo, con tono intimidatorio, della propria pratica pugilistica e dargli poi un forte spintone.- Inutile il tentativo del suo amico per portarlo via.

- Un violento calcio sferrato da tergo dal RUFFINI Roberto aveva attinto al volto la vittima di turno, sì da farla stramazzare a terra privo di sensi.- Questa, sottopostasi nell'immediatezza del fatto alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile "Madonna del Soccorso", si era vista diagnosticare un trauma cranio-facciale così grave da richiedere presso l'Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell'Ospedale "Umberto I" di Ancona un intervento chirurgico in anestesia generale per riduzione e contenzione della frattura con l'impianto di placche e viti in titanio.- La prognosi di guarigione, inizialmente fissata in 40 giorni, era stata successivamente prorogata sino a raggiungere i 90 giorni.

All'esito delle indagini, portate avanti dal Commissariato P.S. e dai Carabinieri di San Benedetto del Tronto su coordinamento del Procuratore della Repubblica dott. Michele Renzo, vi era l'emissione del provvedimento restrittivo a carico del RUFFINI Roberto in relazione ai lesioni riportate da una delle ragazze l'8 febbraio e dalla vittima dell'aggressione il 2 marzo.- Al RUFFINI contestate anche le aggravanti dei futili motivi e della minorata difesa delle vittime.

Dal 2012, dopo anni di combattimenti fra i dilettanti, il RUFFINI Roberto continua a svolgere la sua attività pugilistica in ambito professionistico.- Risale al 13 aprile u.s. l'ultimo match professionistico disputato dal RUFFINI Roberto nella categoria dei pesi superleggeri.- Teatro dell'incontro il Palaboxe di Latina.

06/06/2014





        
  



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