"I dipendenti pubblici e degli ospedali rinuncino ad una parte dello stipendio per creare posti di lavoro”. La frase pronunciata dal parroco di Porto d’Ascoli ai suoi fedeli ha indignato la Cgil che replica: "La teoria basa le sue fondamenta nel fatto che i ricchi non daranno mai niente e non possiamo sperare nella politica. E’ sconcertante questa teoria che rischia di trovare consenso. Si fa passare l’idea che il dipendente pubblico (da oltre 5 anni senza rinnovo di contratto), può permettersi di finanziare addirittura un “piano di assunzioni”, con una tassa di 50.00/100.00 euro al mese".

"Sconvolgente è che questo progetto è teorizzato da un sacerdote, che dovrebbe stare dalla parte dei più deboli, combattere gli arricchimenti facili, gli speculatori, i mega stipendiati e i pensionati d’oro. - conclude Francesco Neroni, segretario generale del sindacato - La Cgil ritiene invece, che un elemento fondamentale della crisi attuale, sia proprio il ridotto potere di acquisto del ceto medio, che frena l’economia, in un mondo del lavoro che ha perso diritti e tutele sociali".