"La movida al porto? Alla fine faranno a meno della funzionalità essenziale del porto, come se il porto rappresentasse l'arena dove tutto può essere concesso. Perché forse nel perimetro portuale non ci sono residenti? Stanno facendo di tutto per trasferire in zona portuale attività che nulla hanno a che fare con il porto". Si sfoga così Benito Rossi, esponente di An.

"Si sta assistendo a troppe forzature con il rischio di generare figli e figliastri determinando così conflitti tra residenti ed amanti della vita notturna. Siamo alla guerra dei poveri, in balia dell'improvvisazione politica, in mancanza di proposte di cambiamento verso una società in radicale evoluzione" prosegue il politico di centrodestra.

"Io credo si stia perdendo il senso di una idea di città per i prossimi 30 anni. Purtroppo il piano regolatore non lo vuole nessuno per cui se da una parte si intende salvaguardare trasversalmente la matrice elettorale (forse!), dall'altra, questa politica, sta affondando una città per mancanza di coraggio a dispetto di pochi. - conclude Rossi - Vogliono perdere l'equilibrio di una città per ottenere singoli risultati. Solo dal piano regolatore si può pensare ad una città a misura di cittadino riservando spazi in zone adeguate agli obiettivi".