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Arrestato albanese nell'ambito dell'operazione antidroga "Stellò"

San Benedetto del Tronto | I primi fermi già a dicembre

Mina Milvan

Già a dicembre del 2011 la Squadra Mobile di Chieti nell'ambito dell'operazione antidroga suddetta, esperita con l'ausilio di intercettazioni telefoniche e durata complessivamente 7 mesi, aveva eseguito nr. 7 provvedimenti cautelari (5 arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora) emessi dal G.I.P. del tribunale di Chieti, nei confronti di un sodalizio criminale, composto da italiani e stranieri, dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone di Francavilla a Mare (CH) e Ortona (CH), reati commessi dal novembre 2010 al maggio 2011.

La Squadra Mobile di Ascoli Piceno ed il Commissariato di S. Benedetto del Tronto, avevano collaborato nell'operazione suddetta, eseguendo, tre decreti di perquisizione domiciliare a carico di altrettanti cittadini albanesi collegati al gruppo criminale, residenti a Grottammare ed a San Benedetto del Tronto.

Due dei soggetti indagati non erano stati rintracciati, mentre presso l'abitazione del cittadino albanese Veliu Renato, nato in Albania ma domiciliato a Grottammare, destinatario solo di perquisizione domiciliare, era stata rinvenuta della droga, della specie cocaina, per un peso complessivo di 320 gr. circa; pertanto, lo straniero era stato tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.


Le indagini, volte alla ricerca degli altri due albanesi, però, sono proseguite, sin quando proprio ieri sera, dopo aver accertato il rientro di Mina Milvan, albanese del 1981, dal suo paese d'origine nell'attuale domicilio di S. Benedetto, sono scattate le ricerche ed il successivo arresto del suddetto da parte degli agenti della Mobile e del Commissariato.


L'uomo, che è stato posto agli arresti domiciliari, insieme ad altro connazionale, attualmente ricercato, forniva quantitativi di cocaina ad un italiano residente ad Ortona (CH), Palermo Fabio, quarantaduenne imprenditore di Ortona, indagato principale del procedimento e destinatario anch'egli a suo tempo della misura degli arresti domiciliari; i fatti erano avvenuti dal 2009 al 2010.


In più, poiché l'acquirente, in un occasione, aveva ritardato il pagamento della droga, i due stranieri si erano recati più volte, nel corso del 2011, sia presso la sua abitazione che presso l'azienda di lavoro, sino a costringerlo con violenze e minacce di natura estorsiva a ridare indietro anziché la somma di 800 €uro, pattuita per il pagamento della cocaina, un importo di gran lunga superiore, ossia ben 3000 €uro.

I 3 cittadini albanesi dimoranti nella zona di S. Benedetto erano collegati ad altro loro connazionale, gravitante nella zona di Francavilla al Mare (CH), Cerpja Shpetim, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, eseguita, come detto il 13 dicembre dell'anno passato.

10/02/2012





        
  



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