Picenincoro ad Arquata e Ascoli
Arquata del Tronto | Due appuntamenti allinsegna di San Francesco e della musica sacra
La presentazione del programma
Sabato, nella Chiesa di San Francesco a Borgo di Arquata del Tronto, alle 19, il Coro "La Corolla" di Ascoli Piceno terrà un concerto il cui repertorio spazia dalla musica gregoriana, a quella barocca fino alla musica popolare ed al gospel. Il coro, diretto dal maestro Mario Giorgio, è stato protagonista anche in attività teatrale ed ha collaborato con orchestre italiane e straniere ed è composto da 17 a 24 elementi in base ai vari impegni artistici. Le origini della chiesa e del convento di San Francesco di Arquata sono incerte, alcuni studi la collocano intorno al 1251. L'interno della struttura è a due navate, ed il soffitto è realizzato in legno lavorato a cassettoni di forma quadrangolare. L'opera più importante che questa chiesa custodisce è l'estratto della sacra sindone esposta nel 1981, una riproduzione del sacro lino di forma rettangolare che attrae sempre più pellegrini e visitatori anche per le recenti iniziative di valorizzazione.
Domenica 11 ad Ascoli Piceno, ci sarà una duplice esibizione nella chiesa di San Francesco dove saranno protagoniste le corali: S. Maria in Viminatu" di Patrignone di Montalto delle Marche e la Corale "Sisto V" di Grottammare. La corale di Montalto, fin dalla nascita è diretta dal maestro Marco Fazi ed è attualmente composta da un gruppo eterogeneo ma molto compatto di 30 elementi, con un repertorio d'ispirazione popolare che comprende brani d'autore sia italiani che stranieri. La Corale di Grottammare, diretta da più di un decennio dal Maestro Luigi Petrucci, è composta da circa 35 cantori, tutti appartenenti a varie categorie sociali, che dedicano il loro tempo libero all'attività artistico-musicale affinando la propria educazione nel canto con entusiasmo, in un clima di fraterna amicizia. La chiesa monumentale di San Francesco sorge per ricordare la visita del "poverello di Assisi" ad Ascoli nel 1215. La predicazione del frate, scosse la vita e l'animo di molti ascolani tra cui trenta giovani che indossarono il saio e divennero seguaci del santo posando la prima pietra nel 1258, questa fu benedetta ed inviata dal papa Alessandro IV, sebbene i lavori iniziarono soltanto nel 1262.
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09/12/2011
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