L'avv. Concetti sui rischi idrogeologici: "Le nostre aree edificabili? sono campi dei miracoli"
Grottammare | Secondo un rapporto della Protezione Civile tre quarti dei comuni italiani è a rischio frana, la manutenzione del suolo non la fa nessuno, così come la messa in sicurezza, e di piani stabiliti di emergenza non cè traccia.
La collina interessata dalla frana (foto d'archivio)
L'avv. Maria Grazia Concetti, capogruppo consiliare del PdL di Grottammare evidenzia le problematiche legate alla prevenzione sul territorio di episodi come quelli visti a Genova o a Messina e mette in luce la sua buona volontà di tutelare la città e prevenire catastrofi, confermando il suo impegno attuale e nella prossima amministrazione comunale che verrà eletta nel 2013:
"Per prevenire gli effetti del dissesto idrogeologico c'è chi ha pensato addirittura a sgomberare le aree dei comuni a rischio. Molto concreto è il richiamo del Presidente Napolitano: «Le nuove tragedie ripropongono l'esigenza assoluta di adeguate e costanti politiche di prevenzione, a cui affiancare una puntuale azione di vigilanza».
È urgente prendere atto che siamo in una situazione climatica nuova, e occorre aggiornare le mappe di vulnerabilità, ciò significa bloccare l'edificabilità nelle zone, la messa in sicurezza in prossimità di corsi fluviali, e soprattutto limitare al massimo l'urbanizzazione delle aree a rischio idrogeologico, oltre che provvedere al più presto alla pulizia, al dragaggio e all'arginamento dei fiumi. Invece le aree edificabili di Grottammare sono campi dei miracoli.
Questa amministrazione Merli ne ha combinate più di Bertoldo in Francia, come si suol dire: e anche nella coda della amministrazione ( resteranno in carica ancora e solo, poco più di un anno!) c'è il veleno. Il veleno della cementificazione che con la scusa di far cassa, si insinua addirittura nella VASCA DI ESPANSIONE del fiume Tesino, là dove una mega variante prevede grosse speculazioni edilizie e la Grande Opera troneggia.
Quale capogruppo in consiglio comunale del Popolo della Libertà non posso esimermi dal lanciare un accorato appello affinché si giunga ad un vero e proprio patto per il territorio: l'amministrazione di Grottammare deve intervenire subito per porre fine all'utilizzo indiscriminato del territorio, bloccando le tante sconsiderate espansioni costruttive previste, che agiscono in totale difformità a quanto pianificato.
È necessario applicare le norme e gli indirizzi sugli interventi in ambito fluviale, evitando che, per presunte esigenze di sviluppo, si costruisca ovunque, salvo poi invocare stati di calamità una volta che, a causa di scelte sbagliate, eventi naturali si siano trasformati in vere e proprie catastrofi dall'esito ampiamente prevedibile. Sarà un patto per il territorio che dovrà contraddistinguere la nuova classe politica che governerà Grottammare dal 2013 ed è quanto il PDL con la sottoscritta capogruppo consiliare si impegnerà a fare".
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30/11/2011
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Betto Liberati