Come previsto dal calendario redatto dal Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, a tra il 5 e il 6 dicembre, sarà completato il passaggio alla tv digitale terrestre. L'operazione, detta switch off, permetterà la trasmissione esclusivamente in tecnica digitale dei segnali delle emittenti televisive nazionali e locali.

L'utilizzo del digitale ha alcuni vantaggi: l'aumento del numero di canali, la migliore qualità audio e video, la possibilità di accedere a servizi interattivi (come, ad esempio, rivedere i programmi andati in onda il giorno prima, informazioni sui programmi che si stanno guardando o la possibilità di "dialogare" con le Pubbliche Amministrazioni.

Riguardo gli svantaggi vogliamo aspettare a parlare, verificando di persona se l'unica pecca della tecnologia digitale sarà il necessario utilizzo (per i televisori di vecchia generazione) di un decoder.

Per vedere la tv digitale terrestre non è necessario cambiare il proprio televisore, si può anche dotare ogni apparecchio televisivo di un piccolo dispositivo, il decoder. Esistono due tipologie di decoder, gli "zapper" e i "decoder MHP" o "interattivi". I primi, i più economici (se ne trovano anche a meno di 20 euro), sono in grado di ricevere unicamente i canali in chiaro (gratuiti) trasmessi in tecnologia digitale (comunque molti di più di quelli che si vedevano con il vecchio sistema analogico). I decoder interattivi sono invece in grado di ricevere, oltre ai canali in chiaro, anche quelli delle tv a pagamento e i servizi interattivi.

Nel caso invece si intenda acquistare un nuovo televisore, non sarà necessario il decoder esterno in quanto da diverso tempo tutti i televisori in vendita hanno al loro interno un decoder per il digitale terrestre.

Per rendere più agevole il passaggio al digitale terrestre alle fasce di popolazione socialmente più deboli, il Ministero dello Sviluppo Economico ha istituito un contributo di 50 euro per l'acquisto del decoder interattivo destinato ai cittadini ultra 65enni, in regola con il pagamento del canone e reddito inferiore a 10.000 euro. Per ottenere il contributo occorre però rivolgersi ad uno dei rivenditori convenzionati con il Ministero: quelli più vicini si trovano a Cossignano e Comunanza.