Si è svolta ieri notte (16-11) l'esercitazione denomitata "Airsubsarex n.01 2011" che prevedeva il soccorso di un veicolo in ammaraggio. Tutto è iniziato alle ore 20.45, quando è partito il segnale d'allarme. La situazione descritta era abbastanza critica, visto che prevedeva un veicolo aereo caduto in mare con a bordo ben 40 passeggeri. Ovviamente non vi erano persone vere sul veicolo, ma degli appositi manichi blu molto particolari.

Dai dati del radar si è trovata su per giu la zona dell'incidente, identificata a 8 Km circa (4 miglia nautiche) al largo di Cupra Marittima, ove si sono precipitati i mezzi navali disponibili. Le unità in loco, hanno proceduto, quindi, al repentino recupero dei superstiti e delle vittime.

Contemporaneamente, a terra, nel porto di San Benedetto del Tronto, confluiva il personale della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, del 118 e della Croce Rossa Italiana per l'allestimento di una Postazione Medica Avanzata e di un Punto di Comunicazione Mobile. Presso la sede della Capitaneria di porto di San Benedetto del Tronto è stato poi approntato un tavolo tecnico composto dai rappresentanti degli Enti e dei Comandi delle Forze di Polizia coinvolte al fine di coordinare le attività di soccorso a terra.

L'ottima colllaborazione ha consentito di ritrovare il veicolo in circa 1 ora, oltre che riuscire a recuperare tutti e 3 i superstiti caduti in mare con giubbotto di salvataggio, nonostante le varie complicazioni causate dalla corrente e dalle difficoltà notturne.

Hanno partecipato complessivamente: 7 unità navali di cui 5 Guardia Costiera, 1 Guardia di Finanza e 1 Carabinieri; oltre 200 le persone coinvolte di cui 120 volontari della Protezione Civile. La Guardia Costiera ha impegnato un totale di 60 uomini tra personale in banchina, sui mezzi navali e nelle sale operative. Numerosi i mezzi terrestri intervenuti in porto sia di soccorso che delle forze di polizia coinvolte.

Molto interessante il lavoro svolto dai soccorritori del 118 i quali attraverso delle targhette, delle quali i manichi blu erano muniti, dovevano diagnosticare lo stato dei "pazienti" e intervenire con i giusti tempi. Al termine dell'esercitazione si sono salvati 12 manichini, ma ne sono deceduti 10 (tra cui i 3 caduti in mare). Le operazioni sono terminate alle 23.30 con il rientro dell'ultima motovedetta.

Molto soddisfatti i rappresentanti delle Forze dell'ordine tra cui il comandante Angelo Tosti e il neo comandante della Capitaneria di Porto Michele Castaldo. Soddisfatto anche il dirigente della Polizia di Stato Stragapede: "Anche la polizia ha fatto la sua parte, seppur marginale, visto che il nostro compito principalmente è quello di gestire il "pubblico" e cioè fermare i curiosi, rassicurare la gente e dare una mano ai parenti delle vittime".

Interviene sull'argomento anche l'assessore Fabio Urbinati presente (nonostante il consiglio comunale) all'esercitazione: "Questa simulazione è stata molto utile visto che la nostra zona si trova tra due aereoporti, quello di Pescara e quello di Ancona. Un grande plauso merita l'ottima coordinazione di tutte le forze dell'ordine. Dopo questa esercitazione e il buon lavoro svolto, i cittadini sambenedettesi possono sentirsi più che tranquilli visto l'ottimo funzionamento dei meccanismi d'emergenza".