Festival dell'Appenino alle battute finali
Ascoli Piceno | Un successo imprevisto che avrà sicuramente un seguito
di Anna Laura Biagini
Un momento della conferenza
Battute finali per il Festival dell'Appenino ormai giunto agli appuntamenti conclusivi. Felicamente sorpresi i rappresentanti dell'Amministrazione provinciale sia per la partecipazione numerica sia per il successo qualitativo degli eventi. "Ci siamo inventati qualcosa in poco tempo" dichiara l'Assessore alla Cultura Andrea Antonini, "ma avrò sicuramente un seguito, il Festival vivrà anche durante l'inverno perchè il bilancio è più che positivo e l'interattività dello spettatore è stata la chiave del successo". Il riscontro alle parole dell'Assessore si potrà avere presto, poichè l'Università Politecnica delle Marche con la Facoltà di Economia, è stata incaricata di monitorare la customer satisfaction dei partecipanti al fine di attuare operazioni di marketing volte a migliorare il futuro della manifestazione.
Contento anche il Presidente della Provincia Celani, per cui i risultati ottenuti fin'ora sono la dimostrazione che il turismo unito alla cultura è sicuramente fonte di successo per questo territorio, "il Piceno per le sue caratteristiche non ha uguali nei dintorni e come amministrazione rivendichiamo la paternità dell'idea di unire i due aspetti che lo caratterizzano. Con circa 50 mila euro abbiamo realizzato spettacoli che ci invidiano le altre provincie, che hanno già cercato un contatto con noi e a cui probabilmente ci apriremo, come ci allargheremo alle strutture ricettive proponendo di inserirsi con pacchetti turistici ad hoc, per soddisfare la fame di conoscenza che questo successo travolgente ci ha svelato".
Esempio dei frutti raccolti già dall'iniziativa è l'unione dei cavatori di travertino di Acquasanta Terme, che parteciperanno insieme alla fiera nazionale Marmomacc di Verona con uno stand comune e questo grazie anche all'intervento della Provincia che ha riunito i produttori anche promuovendo le cave attraverso concerti realizzati in loco.
Un grande amore per la montagna quindi, unito al sostegno dei locali che non invasi dall'esterno hanno collaborato per contribuire a rendere unicamente protagonista il territorio. Lo confermano anche i Direttori artistici del Festival, Maurizio Serafini di Artenomade e Carlo Lanciotti della Compagnia dei Folli. Basterà attendere metà luglio quindi per conoscere le sorprese che il Festival riserverà per il futuro, nel frattempo gli ultimi tre appuntamenti prevedono per sabato 9 luglio "Il Borgo che si è fermato" presso Casale Vecchio di Montegallo dove oltre alla passeggiata ci sarà una lettura teatrale, una conferenza "La montagna dimenticata" con intervento di Mario Polia e lo spettacolo dei Mazzamurelli.
Per il 10 luglio a Capodirigo ci sarà l'"Appenino perduto" che prevede un'escursione e la festa a cura del CAI sul cui sito si trovano tutte le informazioni dettagliate per partecipare. Grande evento finale "Il Borgo che rinasce" il 12 luglio a Forcella con il convegno "Investire nei borghi montani" e con il concerto "Sonata per clavicembalo" del musicista olandese Krijn Koetsveld.
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07/07/2011
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