Acquistano auto con un assegno falso, arrestati due pregiudicati
Ascoli Piceno | Una volante della polizia, insospettita dalle modalità della vendita, ha sventato la truffa.

I due dopo aver trovato su internet l'annuncio di vendita di un'auto Audi A del valore di 40.000€ da parte di un professionista ascolano , lo contattavano nella giornata di martedì, dimostrandosi interessati all'acquisto della vettura e spacciandosi per padre e figlio. Dopo aver visto l'auto , si riservavano di decidere e nella mattina di ieri ricontattavano il professionista ascolano per concludere la trattativa nel pomeriggio con il passaggio di proprietà dell'auto e il pagamento della somma pattuita in 35.000 euro.
L'appuntamento veniva fissato per le ore 17.30 circa presso un'agenzia di pratiche automobilistiche in città. Sul posto per questioni tecniche non era possibile effettuare il passaggio di proprietà ma le parti stipulavano l'atto di vendita del veicolo riservandosi l'effettuazione del passaggio al P.R.A. per il giorno successivo.
Dopo l'atto il professionista ascolano con la propria moto si recava a casa seguito dai due pregiudicati ove, in cambio dell'assegno avrebbe consegnato l'auto .
Giunti sotto l'abitazione, uno dei due pregiudicati si accingeva a partire con l'auto mentre l'altro provvedeva a consegnare l'assegno : in quel frangente l'intervento tempestivo e puntuale del personale della Polizia Stradale che aveva assistito alla scena e che era stato insospettito dalle modalità di vendita del veicolo, interveniva bloccando l'operazione senza che vi fossero pericoli per l'incolumità delle persone che in quel momento erano sulla via cittadina.
Nell'immediatezza l'assegno appariva subito falso e contraffatto in vari elementi e pertanto, essendo in presenza di una palese truffa messa in atto dai due, si procedeva al loro arresto nonché al sequestro dell'auto con cui i due erano giunti ad Ascoli Piceno e dell'assegno con cui doveva essere pagata l'auto.
Nei confronti degli stessi si procedeva oltre che per truffa anche per il reato di ricettazione e spendita di assegni falsi.
Gli stessi, dopo le formalità di rito venivano associati alla Casa Circondariale di Marino del Tronto a disposizione del magistrato di turno Dott.ssa Piccioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno.
Al professionista ascolano veniva riconsegnata l'auto e lo stesso si portava presso gli uffici della Polizia Stradale per formalizzare la denuncia contro i due, oltre a tirare un grosso sospiro di sollievo per lo scampato pericolo di cui non si era assolutamente accorto.
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28/05/2011
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Betto Liberati