Mandozzi: "La nuova sentenza del TAR scongiura il pedaggio Ascoli-Mare
Ascoli Piceno | Il consigliere PD: "premiato l'impegno di tanti, ma confermato il silenzio di Celani. I cittadini piceni si devono difendere da soli".

Emidio Mandozzi
La notizia, riportata ieri dalle maggiori agenzie di stampa italiane e subito ripresa dai quotidiani online, era attesa da molti, compresi i cittadini piceni. Perché il Tribunale amministrativo regionale, annullando il decreto ministeriale sugli aumenti delle nuove tariffe riguardo ai pedaggi sul Gra di Roma, sui raccordi autostradali e tratti stradali in gestione diretta dell'Anas, di fatto annulla anche il rischio dell'introduzione del pedaggio sull'Ascoli-Mare previsto per il prossimo 1° maggio.
"Una sentenza che rende merito all'impegno di quanti si sono attivati ed hanno combattuto la battaglia per annullare il balzello - ha commentato il capogruppo PD al Consiglio Provinciale Mandozzi - tra cui il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, insieme a diversi sindaci del Lazio ma anche di Firenze, Ferrara e Pescara, nonché della regione Toscana, e del Movimento dei cittadini".
"In tanti si sono battuti, ma non certo la Provincia di Ascoli - continua Mandozzi - ancora una volta immersa nel suo assordante silenzio. Mentre il Presidente Celani era intento a fare anticamera dal ministro Matteoli, altri percorrevano strade ben più proficue. La dimostrazione evidente che i cittadini del Piceno si debbono difendere da soli, è il successo della petizione contro l'introduzione del pedaggio - ben 8.500 firme raccolte nel breve volgere di una settimana -, proposta dai Gruppi consiliari del Pd della Provincia e dei Comuni di Ascoli e San Benedetto e con il supporto della Federazione picena".
Secondo i giudici amministrativi è fondato il motivo di ricorso secondo il quale il decreto impugnato "avrebbe individuato caselli o stazioni di esazione collocati in luoghi non direttamente o comunque non necessariamente interconnessi con tratte autostradali per le quali è stato imposto il pagamento di un pedaggio, con conseguente imposizione agli automobilisti di una prestazione patrimoniale aggiuntiva che prescinderebbe dall'utilizzo in concreto del tratto viario interessato dal pedaggio".
"La sentenza del Tar del Lazio - conclude Mandozzi - rende quindi giustizia rispetto a quella che a tutti gli effetti sarebbe stata l'ennesima iattura che si sarebbe scaricata sul Piceno. Certo, rimane l'amaro in bocca per l'impegno, ancora una volta mancato, da parte di chi amministra la Provincia di Ascoli".
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23/02/2011
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