Qual è il Centro Storico che vorremmo o che vorrebbero i commercianti? Lo ha già disegnato l'architetto Prezzavento e piace molto alla stessa Confcommercio che, nonostante la concorrenza del Festival di Sanremo, ha visto la partecipazione di numerosi operatori del Centro Storico all'appuntamento voluto dal presidente della locale Delegazione, Ugo Spalvieri, per guardare ad un prossimo futuro con degli innovativi progetti, che possano garantire una maggiore attrattiva al centro città e quindi verso le attività commerciali e turistiche che ivi operano.

In apertura dell'incontro il direttore Giorgio Fiori ha ricordato come le attività commerciali del centro, stiano vivendo da tempo una crisi profonda e come la Confcommercio non intenda stare a guardare ma voglia individuare le migliori progettualità, atte a cambiare la città e quindi il commercio.

L'architetto Innocenzo Prezzavento ha quindi illustrato con dettagliate slides e l'assistenza del collaboratore Emidio Giovannozzi il progetto nel suo insieme che, partendo dal principio consolidato del Centro Storico quale Centro Commerciale Naturale, prevede la triplicazione del parcheggio di Porta Torricella, oggi da solo non più adeguato alle esigenze della città, con l'accorpamento di tutti gli uffici e i servizi comunali ed un intelligente collegamento pedonale protetto, affiancato a quello già esistente che dal parcheggio condurrebbe addirittura nello splendido giardino del palazzo comunale di Piazza Arringo.

Inoltre si prevederebbe una sorta di copertura leggera e trasparente per un percorso studiato del Centro al riparo dai fenomeni atmosferici; una sorta di passeggiata a ridosso delle stesse attività commerciali.

Il progetto che tra l'altro non ha costi faraonici e potrebbe essere realizzato con il coinvolgimento di privati, renderebbe praticamente l'automobile non più vietata ma addirittura inutile, tanto da concretizzare realmente (anche con una diversa collocazione della viabilità e della sosta dei pullman) la vera pedonalizzazione del centro città.

Ovviamente la fattibilità del progetto spetta alla politica per cui la Confcommercio, oltre a garantire il coinvolgimento dei propri associati, si farà carico di promuovere altre analoghe iniziative informative per far conoscere l'idea a tutta la cittadinanza, anche attraverso confronti produttivi con gli stessi amministratori.