Confindustria tra EXPO Piceno e nuovi mercati
San Benedetto del Tronto | Un nuovo modello di sviluppo economico locale per tirare fuori il Piceno dalla crisi. Parole dordine: aggregare e internazionalizzare.
di Martina Oddi
EXPO Piceno 2011
Un territorio prezioso - dal mare ai Sibillini passando per i borghi medievali della vallata e attraverso le ricchezze artistiche di Ascoli. Un contenitore di rara bellezza da riempire con iniziative focalizzate sulle eccellenze locali prodotte a casa nostra, per costruire e caratterizzare l'identità turistica e economica del Piceno. Su questo convengono Gaspari e Celani, perché agire uniti mantenendo le autonomie è la strategia che permette di ottenere risultati veri.
Al centro della riflessione che dà origine ai buoni propositi degli enti c'è l'azione di traino di Confindustria, che con Marco Calvaresi, presidente delle Piccola e Media Impresa, si fa promotrice di Expo Piceno, una quattro giorni in programma tra il 7 e il 10 aprile 2011. un programma intenso: il primo giorno sarà dedicato a incontri tecnici, venerdì alle 11.00 invece il momento del forum di discussione sulle prospettive della PMI per uscire dalla crisi, il sabato mattina si affronta il rapporto scuola - impresa, mentre i pomeriggi saranno occupati da desk sull'internazionalizzazione. Per imparare a innovare e a conoscere le ricchezze del territorio e a proiettarle verso i mercati esteri.
"Dobbiamo proporre una tappa industriale basata sulle eccellenze industriali di produzione locale" spiega Calvaresi e Bucciarelli precisa "l'internazionalizzazione rappresenta il futuro". Eccellenze, Made in Italy e spinta propulsiva al territorio attraverso l'apertura a nuovi mercati, come quello ucraino. E non è un caso la presenza all'incontro di questa mattina di Vadim Sabluk, Ambasciatore ucraino, e di Pino Masci, Presidente degli imprenditori che operano nell'asse Roma - Kiev, fortemente orientato al bacino adriatico e dell'Italia centrale, tanto che le Marche vengono indicate come il partner preferenziale insieme al Veneto e alla Lombardia.
Una cosa è certa: se il comparto industriale riuscirà ad aggregarsi intorno a poche ma determinanti linee di sviluppo, puntando sulle caratteristiche peculiari del territorio e sull'innovazione come metodo, si riuscirà a generare un nuovo slancio per l'uscita dalle tenebre della crisi con una nuova identità. Solo una squadra può competere, e la posta in gioco è il futuro.
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11/02/2011
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