Il bando di prestazione di lavoro occasionale emanato dal Comune di San Benedetto che prevede lo svolgimento di attività non continuative remunerate con buoni lavoro e senza la stipulazione di un contratto allarma Daniele Primavera. La denuncia del capogruppo di Rifondazione si concentra sulla totale mancanza di selezione e meritocrazia nel processo di reclutamento, che prevede solo una discriminante rispetto alle competenze in funzione delle esigenze da supplire.

L'assenza di graduatoria e di un concorso non permette di definire le situazioni davvero bisognose di un supporto al reddito e lasciano alla completa discrezionalità del dirigente la nomina dei lavoratori. Una tendenza cominciata con i contratti a tempo determinato, il lavoro interinale, le collaborazioni a progetto che definisce un percorso preoccupante - secondo Primavera - in cui si afferma il principio del lavoro a chiamata che "in periodo elettorale mi fa malignare un po', pensando al plotone di lavoratori legati direttamente all'ufficio del dirigente per il conferimento dell'incarico e la relativa retribuzione", sottolinea Primavera.

Sacrificata la trasparenza, il senso che emerge da questo modello è più o meno quello - dice Primavera - che nasceva dalla famosa distinzione che faceva Totò tra uomini e caporali, cioè tra i subalterni e coloro che possono imporre il lavoro agli altri. "Un modello mutuato dall'agricoltura che ha come unica determinante di favorire i più giovani, proprio coloro che in caso di perdita di lavoro possono contare sul sostegno della famiglia e su un veloce ricollocamento. Opposta la condizione dei lavoratori avanti con l'età, che la perdita del lavoro mette davvero in mezzo alla strada", aggiunge Primavera e conclude "Chi decide? In base a quali logiche? Vorrei sapere che ne pensano i sindacati e lo stesso Settimio Capriotti".

Domande in attesa di risposta per chiarire le finalità del bando: obolo elettorale o una scelta per favorire i giovani lavoratori che cercano di arrivare a fine mese senza dipendere fino a cinquant'anni dalle famiglie, sacrificando in ogni caso il miraggio di una pensione e il sogno di un ruolo nella società degli adulti?