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Anticipazioni sulla XXII edizione del Premio Internazionale Ascoli Piceno

Ascoli Piceno | La tre giorni dedicata alla cultura medievale, che si svolgerà quest'anno dal 2 al 4 dicembre, vedrà la premiazione dell'illustre studiosa Christiane Klapisch—Zuber e un convegno su Matteo Ricci.

Christiane Klapisch—Zuber

Il Premio Internazionale Ascoli Piceno ideato nel 1987 dall'illustre sindaco Gianni Forlini con la prestigiosa collaborazione del prof. Franco Cardini (tuttora Socio Benemerito dell'Istituto Superiore di Studi Medievali "Cecco d'Ascoli") e di altri ragguardevoli esponenti del mondo della medievistica e del giornalismo nazionale (quali Enzo Carra, Antonio Donat Cattin, Franco Cangini e Mario Pendinelli), con l'intento di inserire la Città nell'ambito dei più qualificati circuiti anche internazionali della cultura, costituisce l'evento di maggior prestigio dell'istituto ed ha ormai raggiunto un assoluto rilievo nell'ambito della cultura medievistica nazionale ed europea

Nel solco dell'internazionalità del Premio, costantemente testimoniata dalla presenza ai convegni di esimi relatori provenienti dai maggiori Atenei europei e dagli illustri Premiati nel corso dei venti anni di attività (lo studioso Jacques Le Goff primo tra tutti, poi Peter Dronke, Horst Fuhrmann, André Vauchez, Arnold Esch, Franco Battiato, Vittorio Gassman, Cesare Segre e Juergen Miethke), le tematiche sviluppate sono altresì preziose per la veicolazione della conoscenza del dovizioso patrimonio storico-artistico-letterario-ambientale e documentario della Città e del suo territorio incardinati in una Regione, come le Marche, così variegata eppure così emblematica proprio per le sue multiformi peculiarità .
Connesse annualmente al Premio, le Giornate di Studio - ideate da uno specifico Comitato Scientifico/Giuria con mandato quadriennale e composto da alcuni fra i più eminenti esperti della medievistica nazionale e internazionale - affrontano, in maniera analitica, le tematiche storiografiche al fine di porre in luce anche rilevanti argomentazioni inerenti il patrimonio storico-artistico-documentario di Ascoli e di tutto il territorio Piceno.

Giunto alla XXI Edizione, ha ormai conquistato un rilievo di assoluto prestigio nei circuiti medievistici europei, inserendo di diritto la città di Ascoli nell'ambito della cultura storica sovranazionale, in virtù anche della emblematica e costante partecipazione di illustri accademici italiani e stranieri che con il loro prestigio contribuiscono alla realizzazione della collana "Atti del Premio Internazionale Ascoli Piceno" (dal 1987 al 2002 la pubblicazione e la distribuzione erano a cura del Centro Italiano degli Studi Sull'Alto Medioevo di Spoleto; dal 2005 è subentrato l'Istituto Storico Italiano per il Medioevo di Roma).

Il Premio Internazionale Ascoli Piceno si riserva come precipuo obiettivo quello di coinvolgere un pubblico vasto ed eterogeneo che, proprio in quanto tale, è emblematico dell'interesse suscitato, oltre che negli "addetti ai lavori", anche negli appassionati, nell'ambito scolastico ed in quello erudito; attraverso, poi, mirati riconoscimenti l'evento ha la capacità di attuare e promuovere la collaborazione tra Istituti che, pur agendo in realtà territoriali contigue, sarebbero tuttavia ben distinti per le peculiarità delle attività ed le sfere di intervento.

Accanto a queste attività, prettamente di carattere scientifico, nel corso delle Giornate del Premio, che quest'anno si svolgeranno dal 2 al 4 dicembre, vengono organizzate manifestazioni parallele (come spettacoli teatrali, concerti, proiezioni e recital) nei più suggestivi edifici medievali della città nonché visite guidate all'interno della città, del territorio e delle strutture museali picene.

La vincitrice della XXII edizione del Premio Internazionale Ascoli Piceno è Christiane Klapisch-Zuber per l'illustre carriera (che si riassume di seguito) nonchè per il volume Ritorno alla politica- I magnati fiorentini 1340-1440 :
E' Direttrice d'études all'École des hautes études en sciences sociales. Si è laureate nel 1959 all'École Normale Superieure des jeunes filles(Sévres) a Paigi in Storia e Geografia. E' una delle più note studiose in ambito internazionale della storia italiana del tardo Medioevo e del Rinascimento. Tra le opere in italiano di cui è autrice o curatrice ricordiamo: Storia universale della famiglia (Mondadori 1988), La famiglia e le donne nel Rinascimento a Firenze (Laterza 1998), I toscani e le loro famiglie (con David Herlihy, Il Mulino 1998), Storia delle donne in Occidente (Laterza 1990), Storia di un matrimonio (con Michela De Giorgio Laterza 1996). Ha collaborato con Villa I Tatti presso la Harvard University, USA (1985-1986, nel primo semestre 2009 e nell'ultimo quadrimestre 2009), con il Getty Center for the History of Art and the Humanities di Los Angeles, CA (1988-1989), con la Princeton University, USA (1995-1996), con la Berkeley University in California (aprile 1990) e con la University of Two Cities a Minneapolis, MN (maggio 1992). Ha conseguito la laurea honoris causa presso le Università degli Studi di Firenze (2004) e di Pisa (2008) è anche membro della Società di Filosofia Americana fondata a Philadelphia, PA da Benjamin Franklin (2009).

La Menzione Speciale della Giuria è assegnata al volume di Papa Benedetto XVI Maestri. Padri e scrittori del Medioevo (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2009): il volume che riprende il percorso delle catechesi di Papa Benedetto XVI proponendo riflessioni sui grandi Maestri della Chiesa d'Oriente e d'Occidente del periodo medioevale, a partire da Sant'Oddone di Cluny fino a Pietro Lombardo, vissuto tra l'XI e il XII secolo (dal 2 settembre 2009 al 30 dicembre 2009). Il Santo Padre descrive in maniera semplice e chiara le vite ed i contributi che questi Padri e Scrittori del Medioevo diedero alla Chiesa.
La Targa Gianni Forlini è assegnata all'opera Il Monastero di San Benedetto in Valle d'Acqua a cura di Lidia De Cherchi, Giannino Gagliardi, Alfredo Guidotti ed Emidio Santioni (Edito da Impresa edile di Gaspari Gabriele, Ascoli Piceno 2009).

La Targa Vito Fumagalli va a Sandro Petrucci per la Tesi di dottorato Cagliari nel trecento. Politica, istituzioni, economia e società. Dalla conquista aragonese alla guerra tra Arborea ed aragona (1323-1365).

Infine, la Targa Medioevo per la Scuola è assegnata alla classe VG del Liceo Scientifico Statale "A. Orsini" - a. s. 2010-2011 - per l'elaborato (dedicato alla XXI Edizione del Premio "Fama e publica vox nel Medioevo") Fama e Fortuna in Cecco d'Ascoli e Giordano Bruno

Durante la tre giorni si svolgerà il convegno dal titolo Parole e Realtà dell'Amicizia Medievale.

Un grande marchigiano come Matteo Ricci, volendo entrare in dialogo con la cultura della Cina, scrisse un libro in cinese sull'amicizia. Il motivo fu che quel concetto gli pareva, più di altri, possedere un valore che oggi diremmo "transculturale", in grado di mettere in comunicazione società diversissime.

Questo non implica, tuttavia, che "amicizia" significhi sempre e comunque la stessa cosa, in luoghi, ma soprattutto in tempi e contesti diversi. Cosa si intendeva, per esempio, per "amicizia" nel Medioevo e che funzioni assumeva questo legame nella realtà dei rapporti sociali, politici (ed anche economici) di quell'epoca? L'amicizia poteva superare le barriere di ceto, di censo, di religione, di genere? Quanto teologi e letterati scrivevano dell'amicizia corrispondeva all'esperienza reale che gli uomini facevano dei rapporti con "amiche" ed "amici"?

Il convegno ascolano del 2010 si è posto come scopo di rispondere a queste domande. Porterranno il loro contributo studiosi della letteratura medievale, esperti della filologia e del pensiero, ma anche storici, attenti a decifrare il peso politico dei vincoli amicali nella società medievale. Non mancherà una relazione su amicizia, politica e religione nelle relazioni tra città nel Piceno del Quattrocento.

 

 

01/10/2010





        
  



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