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Aumento tariffe deciso dalla Regione? D’Angelo: “Non mi spaventa che la giunta sia del mio partito"

Offida | Il Responsabile Politiche Giovanili del PD: “L’attività politica è anche questo: vigilare sull’amministrazione pubblica e se necessario prendere le distanze su qualche azione non pienamente condivisa”.

di Redazione

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Dopo aver sollevato il problema dell'aumento delle tariffe dei trasporti, il Responsabile Politiche Giovanili del PD di Offida, Massimo D'Angelo, prende atto della risposta dell'assessore provinciale Filippo Olivieri che ha fatto notare come la decisione sia stata presa dall'amministrazione regionale e non da quella provinciale: "lo ringrazio per aver fornito un'esaustiva risposta a quelle che erano mie perplessità - scrive D'Angelo -. Per quanto riguarda la nota polemica che ha suscitato la mia interrogazione, ci tengo a precisare che non volevo sembrare capzioso né tendenzioso, ma semplicemente, volevo vederci chiaro (come molti altri cittadini suppongo) che si sono visti rincarare i prezzi di abbonamenti, biglietti ed altro".

"Se - prosegue l'esponente del PD -, come ho potuto anche io personalmente constatare, la responsabilità è della Giunta Regionale, mi mobiliterò personalmente affinché possa avere delucidazioni in materia: di certo non mi spaventa il fatto che sia una giunta appoggiata e sostenuta dal mio stesso partito. L'attività politica è anche questo: vigilare sull'amministrazione pubblica e se necessario prendere le distanze su qualche azione non pienamente condivisa".

Pace fatta dunque con l'amministrazione provinciale; meno quiete sembrano invece le acque sul fronte offidano. "Per quanto riguarda Corradetti (Capogruppo Pdl, ndr) che mi attribuisce vecchi giochetti politici - scrive ancora D'Angelo -, non credo meriti commenti, in quanto la sua biografia politica parla chiaro: quando sarò passato da una coalizione ad un'altra, appoggiando inizialmente il candidato sindaco, per poi sfiduciarlo e fondare di fatto un altro gruppo consiliare mettendo la stessa Palmaroli nelle condizioni di dimettersi e poi essere eletto all'ANCI senza l'appoggio del partito (un membro del PDL mi disse proprio che dopo la sua scalata all'ANCI il suo partito ambiva a fare fuori lo stesso Corradetti), ma grazie alla copertura di qualche onorevole, beh... allora a quel punto mi si potrà rinfacciare, a ragion veduta, di praticare ancora una vecchia politica".

21/09/2010





        
  



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