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Nuove opportunità di fare impresa nell’Area del Golfo per le aziende marchigiane

San Benedetto del Tronto | Il Consorzio Piceni Art For Job all’apertura della nuova sede della Camera di Commercio Italo-Araba nell’Emirato di Abu Dhabi

Il Consorzio Piceni Art For Job e il suo gruppo di artigiani confermano attivamente il proprio interesse per il mercato degli Emirati Arabi, particolarmente attento all'alta qualità e alle ultime tendenze legate al mondo del lusso e dei preziosi. Il Consorzio ha infatti inviato una propria rappresentanza negli Emirati Arabi e precisamente ad Abu Dhabi per partecipare all'importante inaugurazione della nuova sede della Camera di Commercio Italo-Araba, che si affianca a quella storica già presente a Sharjah (Emirato di Dubai).

L'evento (sabato 12 giugno) ha visto la presenza di rappresentanti istituzionali, quali l'ambasciatore giordano, Mauro Mazzocchi e Silvano Martinotti della Camera di Commercio italiana negli Emirati Arabi, e della giornalista Carmen Lasorella. La presenza del Consorzio all'inaugurazione nasce dall'incontro avvenuto il mese scorso a Pesaro tra il presidente del Consorzio Sandro Angelini e Massimo Surico, direttore dell'Italian Business Development nell'Italian Industry & Commerce Office - EAU, presso l'azienda Creazioni Antonella (rappresentata nell'ambito dell'inaugurazione dall'export manager Alberto Antonelli), incontro finalizzato all'organizzazione di un evento mediatico legato al mondo della moda e degli accessori negli Emirati, e rivolto alle aziende marchigiane del settore.

L'apertura ufficiale di questa nuova sede della Camera di Commercio Italo-Araba (www.cameraitaloaraba.org) rappresenta la nascita di un nuovo determinante punto di riferimento per le aziende italiane che abbiano intenzione di fare business nell'ambito dell'Area del Golfo. Un'opportunità strategica in più per sviluppare la cooperazione economica e le relazioni commerciali con i paesi arabi da parte delle aziende italiane. Responsabili della sede di Abu Dhabi il presidente Franco Rizzato e il direttore Massimo Surico: presenti da 25 anni sul territorio e quindi profondi conoscitori del contesto locale, mettono a disposizione delle aziende italiane la loro esperienza diretta di imprenditori.

Inoltre, in Italia la Camera di Commercio Italo-Araba è l'unico organismo ufficialmente riconosciuto e partecipato dalla Lega degli Stati Arabi e da tutti i paesi che vi aderiscono, tra i quali appunto gli Emirati Arabi Uniti ma anche l'Arabia Saudita, l'Oman, il Qatar, il Bahrein, la Giordania, il Kuwait. La Camera di Commercio ha inoltre una delega esclusiva, conferita dal Consiglio dei ministri economici dei 22 stati arabi aderenti, per la vidimazione dei documenti di accompagnamento delle esportazioni italiane in tutti i paesi nei quali è obbligatoria.

La Camera di Commercio Italo-Araba ha quindi rapporti diretti con la Lega degli Stati Arabi, con l'Unione generale e le Federazioni delle Camere di Commercio dei vari paesi arabi, che partecipano al Consiglio d'amministrazione. Contatti regolari anche con l'Unione Europea, sia con la Commissione, per ciò che riguarda le relazioni economiche con il mondo arabo, sia con le direzioni generali, in relazione a progetti rivolti ai paesi arabi, realizzati dalla Camera di Commercio e cofinanziati dall'Unione Europea. A proposito dei rapporti con l'Italia, la Camera di Commercio Italo-Araba ha una fitta rete di collaborazioni con Ministeri degli Affari Esteri e delle Attività Produttive, con l'ICE - Istituto per il Commercio Estero, Confindustria e altre associazioni di categoria, e naturalmente con il sistema delle Camere di Commercio.

Il gruppo del Consorzio Piceni Art For Job, rappresentato in loco per l'occasione dal laboratorio orafo Gatti Gioielli nelle persone di Filippo e Marco Gatti (responsabile gruppo orafi nell'ambito del Consorzio), ha quindi ribadito in modo forte il suo interesse per il mercato arabo in toto (le aziende del gruppo in questi anni hanno partecipato a importanti eventi fieristici, espositivi e commerciali negli Emirati Arabi Uniti, in Arabia Saudita e Kuwait), e in particolare per il contesto commerciale degli Emirati Arabi, compreso il prestigioso Emirato di Abu Dhabi, presso il quale, già nell'ottobre 2009, una delegazione di aziende del Consorzio si era recata in missione esplorativa.

Quello degli Emirati Arabi Uniti, quasi 5 milioni di abitanti, è il mercato, ma anche il contesto sociale più dinamico del Medio Oriente. Per il 2020 le previsioni parlano di un incremento della popolazione che porterà, ad esempio, già solo l'Emirato di Dubai a passare da un milione e mezzo a ben 5 milioni di abitanti. Un'economia in incredibile ascesa, parzialmente bloccata dalla crisi ma ora in ripresa, trainata da settori determinanti per lo sviluppo, quali gli investimenti, il commercio, la finanza, le costruzioni, l'industria, per un PIL che ha raggiunto nel 2007 i 698 miliardi di Dhs (1 dollaro equivale a circa 3,67 Dhs).

Oro, pietre preziose, gioielli sono in particolare molto popolari per tradizione nell'Area del Golfo. La crescita vertiginosa dell'economia in pochi anni ha alimentato un incremento spettacolare nella domanda dei beni di lusso. Il consumatore arabo è infatti tra i più grandi compratori di preziosi, è quindi un acquirente particolarmente consapevole e aggiornato. Particolarmente ricercate dalla clientela locale la ricchezza nell'utilizzo delle pietre preziose, e allo stesso tempo la purezza e l'eleganza del design, in un mix in cui devono essere esaltate l'originalità delle linee e la contemporaneità. Dal punto di vista del gusto e delle tendenze locali, emerge infatti come must la ricerca dell'unicità e di tutto ciò che è novità. Esigenze che possono essere soddisfatte da leader del mercato della gioielleria come gli italiani, in grado di offrire, tramite una costante ricerca, produzioni ogni volta innovative per design, materie prime, manifattura e stile.

21/06/2010





        
  



5+4=
Inaugurazione della sede di Abu Dhabi della Camera di Commercio Italo-Araba

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