Ci troviamo di fronte ad un bilancio di ordinaria amministrazione. Pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche, quello che è stato illustrato ieri è un piano privo d'interventi strategici per il futuro della Provincia di Fermo. Non può inoltre passare inosservato il notevole disguido, che può comportare delle difficoltà di cassa e finanziarie al nuovo ente, in merito all'imposta provinciale sulle assicurazioni R.C.Auto.

A causa della mancata predisposizione da parte della Sogei/Agenzia dell'Entrate del codice che indirizza il versamento della quota alla nuova provincia di Fermo i versamenti sono confluiti nelle casse della provincia madre di Ascoli. Un problema che è stato ovviato all'inizio dello scorso febbraio con l'attivazione del nuovo codice. Nonostante sia stata inviata alle agenzie assicurative una diffida formale ad aggiornare il software gestionale delle realtà delle nuove province, resta comunque la problematica dei mancati incassi.

Altro fattore di non poca rilevanza è l'assenza d'investimenti per la sicurezza del territorio, nello specifico per i dissesti idrogeologici e la sistemazione dei fossi di competenza comunale come la zona di San Marco alle Paludi, il fosso Moie ecc.

Infine va ricordata l'Amministrazione Rossi che per 5 anni ha propagandato tanti milioni di Euro per la Valdaso, la zona montana (by-pass Amandola), per la bretella di Fermo ecc. Ora anche il Presidente Fabrizio Cesetti si ricorda degli stessi interventi e delle stesse somme di Rossi. Speriamo che non accada come per il casello di Porto Sant'Elpidio propagandato per due legislature da Pietro Colonnella e per un altro anno da Massimo Rossi ma poi realizzato concretamente dalla Società Autostrade grazie all'intervento del Governo Berlusconi.