Un cantiere a cielo aperto in cui la centrale di betonaggio continua a lavorare senza sosta, nel pieno del suo ritmo, creando una montagna di sassi che cresce giorno per giorno.

18 febbraio 2010: ecco come si presenta la spiaggia di Grottammare alla foce del fiume Tesino.

Proprio come un mese fa ... E Grottammare Futura torna sui suoi precedenti appelli e su quelle risposte, tanto cercate ma mai trovate: Le loro richieste, poste il mese scorso, non sono state soddisfatte né tantomeno è stata fornito un chiarimento plausibile a tal proposito.

"Nessuno si è preoccupato di dare una spiegazione ai cittadini, tantomeno gli organismi regionali, che dovevano essere i primi a fornire chiarimenti e a rassicurare la cittadinanza". Con queste parole, il gruppo civico ancora una volta cerca di richiamare l'attenzione nell'indifferenza generale.

E lo fa, rinnovando le stesse richieste del mese scorso e ponendo alle autorità locali una serie di domande, riguardanti l'utilità del lavoro svolto, il futuro della spiaggia e di quella montagna di sassi antiestetica.

Tra questi punti interrogativi spicca, però, un vero dilemma esistenziale: Poiché non saranno rigettati in mare, i sassi verranno caricati e trasportati? Oppure "... Verranno lasciati lì come nuovo elemento di arredo urbano? Come punto di osservazione sul mare? Una duna artificiale? Un nuovo elemento di attrazione turistica? "

E intanto, nell'attesa di una sperata replica, di risposte concrete, e di un'eventuale azione salvifica, Grottammare Futura resta a guardare la spiaggia, "mangiata" dalla desolazione.