Patto Piceno per il Lavoro: consegnate a Roma le oltre 7000 firme raccolte
Ascoli Piceno | Allinizio della settimana che si concluderà con la Finanziaria, i responsabili dellAssociazione Lavoro&Welfare, guidati da Pietro Colonnella, fanno il punto della situazione. Soddisfazione per la raccolta firme ora occorre limpegno delle Istituzioni.
di Sara Matera
Conferenza Stampa Lavoro&Welfare
In vista dell'imminente Finanziaria 2010, l'onorevole Pietro Colonnella, Responsabile Nazionale dell'Associazione Lavoro&Welfare, tira le somme della raccolta firme in favore della petizione popolare "Patto Piceno per il Lavoro" e invita le istituzioni locali a far sentire la propria voce a Roma. Il riferimento è al Presidente della Provincia Piero Celani e al Sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli: "I prossimi giorni saranno decisivi. - ribadisce Colonnella - L'Associazione Lavoro&Welfare ha fatto da apripista, ora tocca alla politica locale intercettare le aperture verbali espresse dal Sottosegretario Gianni Letta".
L'onorevole fa riferimento alla lettera di risposta, firmata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, che mostra di avere a cuore le problematiche che riguardano l'Italia a in particolare il Piceno: "Il Governo - si legge nella lettera - ha ben presente le sofferenze e gli effetti sul tessuto produttivo, nonché i conseguenti riflessi sul fronte occupazionale, che la grave crisi economica mondiale ha purtroppo causato in particolare nella provincia di Ascoli Piceno".
Ma la politica locale, ascolana in particolare, deve puntare oltre che a Roma alla Regione Marche: "Il coinvolgimento delle istituzioni regionali è decisivo - sottolinea Colonnella - sono molte le iniziative di cui il territorio ha bisogno che passano attraverso l'accordo Stato - Regione". "Chiedo alle istituzioni una mobilitazione forte - prosegue l'onorevole, ancora in riferimento a Celani e Castelli - che comprenda anche, se necessario, la presenza fisica a Roma. Nel territorio c'è una forte risposta, una voglia di non rassegnarsi alla disoccupazione e ai licenziamenti: le istituzioni devono applicarsi al massimo per fornire delle risposte". "Il patto che oggi evochiamo - conclude Colonnella - richiama i patti territoriali siglati nei primi anni 2000 dopo l'uscita dalla Cassa per il Mezzogiorno, che produssero investimenti in alberghi, industrie e infrastrutture come il metanodotto, per un totale di circa 300 miliardi di Lire.
Roberto Giobbi, Responsabile sambenedettese dell'Associazione e dipendente della Roland, ha esposto l'esigenza di un'industrializzazione rinnovata: "La politica doveva valutare con un po' di anticipo che le realtà industriali presenti sul territorio fossero in gran parte esterne, giunte nel dopoguerra grazie alle condizioni favorevole offerte dal luogo a partire dalla Cassa del Mezzogiorno". "La politica ha ancora un margine di lavoro - afferma la Responsabile della Val Vibrata Michela Di Pietro - perché crisi può significare anche cambiamento". Il difficile aspetto della disoccupazione giovanile è stato infine introdotto dalla responsabile di Monsanpolo Francesca Grassetti: " Esiste il forte problema dei Neolaureati in cerca di un impiego che non trovano lavoro o che si trovano a dover sottostare a contratti inadeguati al livello di preparazione raggiunto: mi impegnerò personalmente in questo senso perché i giovani non risentano più di altri della crisi".
L'onorevole Colonnella è intervenuto anche su argomenti di stretta attualità come la Banca del Sud : "Si tratta di certo di un'iniziativa criticabile, ma è nostro preciso dovere, se il Governo dovesse prevedere strumenti a favore del Sud, fare in modo di usufruirne: 11mila posti di lavoro persi in cinque anni chiedono interventi immediati". Sulla recente notizia trapelata da Palazzo Chigi che parla di un utilizzo delle liquidità INPS, l'onorevole non esita nel dichiararsi contrario: "Non siamo d'accordo sul fatto che si sottraggano ancora risorse al mondo del lavoro dipendente invece di puntare alle grandi rendite finanziarie".
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09/12/2009
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