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Nessuno tocchi il Cinema Olimpia

Ascoli Piceno | La sezione ascolana di Italia Nostra avanza una petizione popolare firmata da oltre 500 ascolani a favore della tutela e conservazione della destinazione allo spettacolo e al tempo libero del Cinema Olimpia.

di Redazione

"Il Cinema Olimpia: una memoria da conservare. Petizione popolare per la tutela e conservazione di un monumento cittadino": questo l'oggetto della petizione, firmata da 500 cittadini, promossa dalla sezione di Ascoli Piceno di Italia Nostra e indirizzata all'Arch. Giorgio Cozzolino, Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, al Dott. Paolo Scarpellini, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Tutela de Patrimonio Architettonico, all' Avv. Guido Castelli, Sindaco di Ascoli Piceno, alla dott.ssa Alessandra Mottola Molfino, Presidente Italia Nostra e all'Arch. Antonello Alici, Segretario Generale di Italia Nostra.

Italia Nostra denuncia il persistere dello stabile in una condizione di grave degrado, rilevata già nel 2006 e nel 2008, quando si chiedeva l'apposizione del vincolo storico architettonico. Ma ciò che più preoccupa gli associati è la recente notizia di un totale sconvolgimento della funzione dello stabile collocato al centro di Ascoli Piceno, che vorrebbe essere ridotto ad autorimessa o outlet. Questa nefasta eventualità, avvicinata per l'impatto che produrrebbe alla demolizione del Cinema Calabresi a San Benedetto del Tronto, ha spinto Italia nostra a promuovere una petizione a favore della destinazione culturale del Cinema Olimpia.

"Realizzato dall'Arch. Vincenzo Pilotti nel 1915, - si legge nel testo della petizione - il Cinema Olimpia rappresenta, nel panorama di Ascoli, un elemento di grande valore sia per il pregio architettonico dell'edificio, sia per la funzione assolta quale luogo d'incontro dei tanti appassionati del fenomeno cinematografico, a partire dal cinema muto sino agli anni '70. L'edificio ha rappresentato un punto qualificante della vita di relazione della comunità ascolana; un luogo fondamentale di partecipazione alle emozioni prodotte dallo scorrere delle immagini sul bianco lenzuolo dello schermo".

Ora che le luci accese sulle locandine si sono spente e l'edificio è stato abbandonato al degrado e alla spoliazione rimane però integra la composta ed elegante struttura architettonica dell'edificio: questo il motivo per cui si chiede di "sollecitare l'adozione di tutti i provvedimenti che consentano la salvaguardia, conservazione e destinazione d'uso di questo importante luogo della memoria storica, artistica ed architettonica cittadina, evitando che si ripeta quanto accaduto nella vicina città della Riviera delle Palme, dove è stata improvvidamente consentita la distruzione del Cinema Calabresi per realizzare altri appartamenti, di cui non si sentiva sicuramente il bisogno".

30/12/2009





        
  



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