Oggi, antivigilia di Natale e' una giornata di sole, temperatura mite, da casa sento rumoreggiare il mare. Penso, che c'è di meglio (di prima mattina) sgambettare sulla riva, dalla Medusa fino a Porto d'Ascoli, con lo spettacolo dei cavalloni che rompono, spumeggianti, sulle scogliere e sulla spiaggia?

Già quale spiaggia? Non vedo più la spiaggia! C'è solo il bagnasciuga che sconfina ormai negli chalet, in qualche caso il mare è andato oltre, ha lambito le fondamenta degli argini del fosso della chiesetta di legno (Bagni la Croisette) e la base delle palme piantate sull'arenile.

Fino a Porto d'Ascoli la mareggiata ha spinto la schiuma (mediamente), oltre il 40% della profondità della spiaggia. Nei giorni scorsi avevo notato sull'arenile le impronte delle recenti mareggiate, tre linee continue, quasi parallele di "ciuschia", che testimoniavano i ripetuti e sempre più aggressivi assalti del mare, reso baldanzoso dall'imprevidenza dell'uomo.

Nelle scorse settimane siamo stati letteralmente "inondati" dalle diatribe sul Piano di Spiaggia. Abbiamo letto di passerelle, di piscine, di campi da gioco, di strutture insonorizzate, ecc..
In tanti si sono accapigliati intorno a progetti che rischiano di essere solo chimere:
sindaco, assessori, opposizione, provincia, rappresentanti delle associazioni dei concessionari di spiaggia, confesercenti, confcommercio. Tutti pronti a rivendicare meriti a denunciare errori, a contendersi il consenso elettorale in vista delle regionali.

Mi hanno insegnato che la casa si inizia a costruire dalle fondamenta
A quando l'estensione delle scogliere (soffuse od emerse) a tutto il litorale? Il mare "lungo" di questa mattina le ha superate, entrambe, di slancio. Si pensa ancora di buttare soldi per il ripascimento utilizzando magari la sabbia nera, già pronta? Perdiamo ancora del tempo?
Il mare concederà brevi tregue. Sarà una ritirata tattica,di qualche decina di metri. La sua strategia naturale, lenta ed inesorabile, è quella di avanzare fino al Lungomare, come tre decine di anni fa. Fra i tanti progetti-impegno di un candidato ex sindaco non ho sentito quello più urgente, vitale per il futuro dell'economia della città e del nostro territorio (il turismo): la salvaguardia della materia prima, la spiaggia..

E' urgentissimo conoscere: modalità, tempi, risorse necessarie e finanziatori delle opere necessarie. Non abbiamo bisogno di salvatori della patria, di professionisti della politica. Occorre riconquistare la perduta autorevolezza della nostra città per la quale è fondamentale l'unità di tutte le forze politiche e sociali (dell'economia, dell'associazionismo, del lavoro, dei cittadini) a partire dalla credibilità dei loro rappresentanti.