Saldi invernali ed estivi, Confcommercio soddisfatta a metà
Ascoli Piceno | La Giunta della Regione Marche si appresta a fissare i periodi delle vendite di fine stagione 2010 che, per il periodo invernale, sono state ipotizzate dal 6 Gennaio al 1° Marzo, mentre per quello estivo dal 7 Luglio al 1° Settembre.

(Foto d'archivio)
Dopo la guerra delle aperture festive (vinta a quanto pare dalla Confcommercio essendo state ridotte le deroghe dalla nuova legge regionale sul commercio, da 33 a 26) si riaccende l'usuale polemica dei saldi. La Giunta della Regione Marche si appresta infatti a fissare, secondo legge (procedura riconfermata anche dalla nuova norma), i periodi delle vendite di fine stagione 2010 che, per il periodo invernale, sono state ipotizzate dal 6 Gennaio al 1° Marzo, mentre per quello estivo dal 7 Luglio al 1° Settembre, più o meno dunque come sempre.
La Confcommercio Picena chiamata a dare un proprio parere in merito non ha fatto osservazioni significative sul periodo dei saldi invernali, ma su quello estivo sì, esprimendo forti riserve, considerando l'inizio del 7 Luglio, troppo anticipato.
"E' difficile - evidenzia il direttore Confcommercio Giorgio Fiori - trovare tutti d'accordo su un unico calendario poiché anche dal sondaggio in tema, da noi realizzato nel 2008 con la Camera di Commercio, era chiaramente emerso che quanto meno i saldi estivi, per gli operatori del litorale, si sarebbero dovuti posticipare almeno a fine luglio".
"E del resto - aggiunge Fiori - l'accordo Regionale è ancora più arduo poiché ad esempio i colleghi di Pesaro vorrebbero addirittura che i saldi invernali iniziassero il 2 Gennaio così come avviene in Romagna".
"Il problema - aggiunge il presidente Cacciatori - è che ogni regione predispone un proprio calendario, mentre la soluzione migliore sarebbe quella di addivenire ad una norma Nazionale anche se bisognerebbe comunque conciliare le diverse esigenze di stagionalità, tra nord e sud, ma almeno si potrebbero individuare 3 fasce territoriali per evitare "concorrenze" tra Regioni limitrofe".
"Il problema è comunque alla fin fine relativo - conclude Fiori - poiché i saldi non sono più un'attesa come un tempo in quanto oggi con formule diverse e di fantasia degli esercenti, grazie anche alle maglie larghe delle norme, si vende praticamente in saldo quasi tutto l'anno, per le necessità di favorire le vendite, che in tempi di crisi vanno ovviamente piuttosto a rilento".
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07/11/2009
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Betto Liberati