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Che bello scoprire uno scrittore!

San Benedetto del Tronto | Che gioia scoprire Roberto Conti scrittore! E che scrittore!

di Angelo Filipponi

Angelo Filipponi

Roberto Conti è uno scrittore vero, che sa fondere il piano dell'espressione con quello dei contenuti in modo armonioso, che sa scrivere inviando messaggi, insomma che sa cucire forma e contenuto.

Il suo campo è quello dell' ironia e, perciò, sa ironizzare, prendendo in giro gli altri mettendo in discussione per primo se stesso in quanto è capace di rilevare nel prossimo l'humanitas nella sua giusta dimensione, nella pochezza e nella grandezza, come mistione di miseria e di ricchezza, come cumulo di molta cacca con qualche perla.

Roberto Conti è scrittore di satira contemporanea abile più nel "castigare ridendo mores" (Jean de Santeuil) che nel "dicere verum ridendo" (Orazio): sa cogliere subito una situazione comica, creare il personaggio, evidenziare il detto, la parola, deridere se stesso e il proprio mondo mentre beffeggia quello altrui, come parte integrante di quella stessa comico- tragica realtà umana !

E' scrittore di stampo pirandelliano che coglie l' "umorismo" come "avvertimento del contrario", correlato con il "sentimento del contrario", come manifestazione di una realtà espressa nella "erma bifronte", di una faccia che ride di quella che piange e viceversa.

Ma è anche scrittore "classico"(come ha anche mostrato con ironica magistrale sapienza il presentatore ed amico Marco Alunno) che sa perciò colpire la politica e ricondurla nei giusti limiti, centrando il bersaglio di ogni dismisura, di forme di arroganza, di pazza onnipotenza, derivata dal potere e dalla coscienza demagogica di chi crede di essere al di sopra della norma per la dignità conseguita e di poter fare, a proprio arbitrio, ogni cosa, mentre è solo un ministro, al servizio della comunità.

Conti, in questo modo, rileva la politica cittadina ma chiaramente sottende anche quella nazionale ed internazionale.

In questa indagine locale l'autore sa manifestare il problema del male, il malessere umano contemporaneo, senza dare colpe, senza individuare rei senza additarli, consapevole della miseria della natura umana.

Questo ho capito leggendo Cartam parlam, al di là della sapiente disposizione ed organizzazione tecnica, in parti, dell'opuscolo, cercando di seguire i procedimenti narrativi dell'autore, che usa con naturalezza tutti i registri dell'ironia.

Questo ho ancora di più potuto sentire dalla viva voce dell'autore alla presentazione del libro all'Auditorium.

Eppure ero andato solo per testimoniare, con la presenza, la mia amicizia, profonda e vera, ad un uomo malato, con la speranza di vedere segni di una ripresa fisica e di rivederlo come sempre l'ho visto.

Ai miei occhi, Roberto Conti non è il dirigente comunale serio ed onesto, funzionale, che ho ammirato nel corso di oltre trenta anni e di cui sono stato fiero per avergli dato un pur superficiale, minimo, contributo formativo, ma è sempre e solo Roberto, un ragazzo liceale di belle qualità, emblema di giovinezza, di allegria, di sanità , goliardica espressione della migliore S. Benedetto degli anni sessanta, con cui ho scherzato, riso, motteggiato parlando e patendo per la nostra Inter .

C'è stato sempre un rapporto empatico di reale amicizia, di stima reciproca, non quello che intercorre tra professore e un alunno: tra noi c'è stata una vera comunicazione paritaria, sempre, senza ruoli, intercambiabile, a seconda dell'emittenza.

Scoprire un altro Roberto, un Roberto autore, mi autorizza a dare un consiglio: smettere di scrivere occasionalmente, da malato, e scrivere ora da sano ed avere continuità operativa al fine di deliziare il lettore con la sua penna di scrittore satirico "classico", e ad aggiungere come appendice: non dire più solo il vero, localmente, ridendo, ma castigare (nel senso più stretto etimologico) anche i politici in genere, superbi della loro auctoritas, e ricordare loro la peculiare funzione di ministri, di servi dei loro elettori, di uomini che hanno un proprio campo e che devono lasciare libertà ai tecnici di svolgere il loro lavoro.

23/11/2009





        
  



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