In questi ultimi anni l'età media di giovani che consumano e abusano di alcolici si è abbassata notevolmente; si parla addirittura di ragazzini che si avvicinano all'alcol per la prima volta a soli 11 anni. Una vera e propria piaga che istituzioni, privati, enti e forze dell'ordine stanno tentando di sanare attraverso un'azione che si combatte su due fronti: repressione e prevenzione.

E' quanto emerge dall'incontro tenutosi nella giornata di sabato presso l'Auditorium comunale dal titolo "Alcol e guida" promosso dalla Farmacia Dr. Corrado Mercuri e Farmacia D.ssa Patrizia Parisani con il patrocinio del Comune di San Benedetto del Tronto a cui hanno preso parte le Forze dell'Ordine, Polizia Stradale e Carabinieri di San Benedetto, esponenti politici, giuridici e rappresentanti del mondo farmaceutico. Grandi assenti le scolaresche, che a causa di impegni concomitanti non hanno preso parte al convegno.

Di fronte ad una platea altamente qualificata sono intervenuti: il Dr. Cacaci Claudio direttore del Servizio territoriale Dipendenze patologiche ZT 12 San Benedetto del Tronto; la D.ssa Spagna Antonietta farmacista nonché membro del nobile collegio dei farmacisti di Roma; la D.ssa Sabrina Vici sociologa e responsabile del servizio risposte algologiche del Comune di San Benedetto del Tronto; la D.ssa Loredana Emili assessore alle politiche sociali del Comune di San Benedetto del Tronto, il Dr. Quinto Amadio Dirigente della Polizia Stradale di Ascoli Piceno, il Dr. Gianfranco Di Cesare coordinatore e organizzatore dell'incontro nonché membro del nobile collegio dei farmacisti di Ascoli Piceno. Presenti in Auditorium anche il Dr. Giancarlo Vaccarini Capitano dell'Arma dei Carabinieri Stazione di San Benedetto del Tronto, la D.ssa Aurora Monaldi Prefetto di Ascoli Piceno, il Vicepresidente della Provincia di Ascoli Piceno Pasqualino Piunti, e il Sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari.

Dall'incontro ne deriva un quadro che parla di giovani e giovanissimi tra i 14 e i 18 anni, sempre più portati all'abuso di alcol con gravi rischi rispetto all'incidenza di infortuni stradali nonché sulla propria salute. Tutti gli attori sociali sono dunque stati chiamati a lavorare in concertazione per contenere il problema non soltanto attraverso azioni repressive, ma soprattutto con la prevenzione.

Un concetto fortemente rimarcato dal Sindaco Giovanni Gaspari che ha aperto l'incontro: "è un percorso già avviato e stiamo lavorando tutti nella stessa direzione, in nome di un'azione non repressiva ma volta alla crescita de territorio. C'è bisogno di un'azione corale che coinvolga pubblico e privato, enti e associazioni, famiglie e scuole, ma anche farmacie e imprenditoria locale".

Repressione e prevenzione dunque devono convogliare per combattere la piaga dell'abuso di alcol, anche ad opera delle più alte istituzioni giuridiche come ha precisato la D.ssa Aurora Monaldi : "mi congratulo con le forze dell'ordine che hanno intensificato la loro attività soprattutto preventiva per combattere una delle piaghe della nostra società. Il Prefetto è chiamato ad un'azione repressiva attraverso la sospensione della patente a chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Tuttavia la Prefettura è impegnata nella prevenzione attraverso varie campagne promosse in collaborazione con diversi enti e associazioni".

Sulla stessa linea anche le stesse Forze dell'ordine come ribadito dal Dr. Quinto Amadio dirigente della Polizia Stradale di Ascoli Piceno: "la normativa di riferimento dettata dall'Unione Europea ci indica di colpire i comportamenti illeciti rispetto a chi si pone alla guida in stato di ebbrezza, con un considerevole inasprimento della pena prevista per i trasgressori. Riteniamo tuttavia che gli interventi repressivi da noi messi in atto posso avere una buona finalità se abbinati ad azioni preventive".

Combattere l'abuso di alcol nel mondo giovanile comporta per gli enti uno sforzo notevole in termini economici. L'assessore Loredana Emili ha approfondito tale questione tracciando le linee guida seguite dall'amministrazione comunale di San Benedetto: "alla luce di un quadro sociale che parla di ragazzini di 11 e 12 anni alle prime armi con l'alcol, abbiamo intenzione di muoverci attraverso itinerari normativi abbinati a percorsi formativi. Le Forze dell'Ordine ci aiutano nelle scuole dove a seconda della fascia di età affrontiamo questo ed altri temi sociali. Il nostro obiettivo è diffondere un comportamento virtuoso tra pari. E' un percorso difficile anche a causa dei grossi tagli al fondo sociale unico applicati dal Governo".

Quanto ai rischi per la salute, l'alcolismo si differenzia nettamente dalle dipendenze da sostanze stupefacenti poiché gode di una maggiore accettazione sociale nonché di un giro d'affari talmente cospicuo da frenare la somministrazione ai giovani che in tarda età finiscono con l'ammalarsi a causa dell'abuso di alcolici.

Lo sa bene il medico legale dr. Claudio Cacaci che ha lanciato l'allarme: "esiste un sistema strutturato tale da spingere i giovani all'uso di alcol, è il vile denaro che muove tutto, mentre decine di pazienti muoiono ogni giorno nei nostri reparti di medicina a causa di patologie strettamente legate all'abuso di alcol".