Cna "salviamo il made in Italy"
Ascoli Piceno | Una vera e propria montagna di fax inviati da tutta Italia al Ministero delle Attività produttive per far sentire la voce del Paese reale e contribuire a non far congelare la neonata legge sul Made in Italy.

Gino Sabatini, Presidente CNA Ascoli Piceno
Una vera e propria montagna di fax inviati da tutta Italia al Ministero delle Attività produttive per far sentire la voce del Paese reale e contribuire a non far "congelare" la neonata legge sul Made in Italy.
Le Cna di Ascoli Piceno e Fermo aderiscono all'iniziativa di Cna Federmoda Nazionale e invitano tutti i propri associati (ma anche i cittadini che hanno a cuore la salvaguardia delle nostre produzioni) a inviare un fax al ministero, allo 06/47052017, con la dicitura: "Non congelare il Made in Italy".
"Un segnale di protesta e di forte presenza al fianco di chi continua a produrre eccellenze malgrado la gravissima crisi internazionale in atto - spiegano i presidenti Cna, Sandro Coltrinari e Gino Sabatini - che vogliamo arrivi a Palazzo Chigi a ridosso del 3 settembre, giorno di riunione del Consiglio dei Ministri".
Il rischio, annunciato e denunciato dalla Cna è che in questa riunione dell'Esecutivo possa passare a causa delle forti pressioni esercitate dai grandi gruppi industriali una qualche sospensione dell'articolo 17 della Legge sul Made Italy che identifica e rende immediatamente operative importanti misure sulla tracciabilità dei prodotti e sulla trasparenza della filiera produttiva. "Congelare questo articolo - aggiunge l'onorevole Orietta Baldelli, coordinatrice interprovinciale della Cna di Ascoli e Fermo - sarebbe l'ennesima prova che chi detiene il 10% (mentre il 90% delle imprese italiane sono piccole e piccolissime) può condizionare il governo dell' economia del paese".
Con i fax che le Cna di Ascoli e Fermo invitano a inviare alla segreteria del Ministero parte di fatto una corsa contro il tempo (prima del Consiglio dei ministri di giovedì 3 settembre) per creare - oltre all'impegno già in atto delle associazioni di categoria - una vera e propria mobilitazione popolare.
Le Cna di Ascoli Piceno e Fermo aderiscono all'iniziativa di Cna Federmoda Nazionale e invitano tutti i propri associati (ma anche i cittadini che hanno a cuore la salvaguardia delle nostre produzioni) a inviare un fax al ministero, allo 06/47052017, con la dicitura: "Non congelare il Made in Italy".
"Un segnale di protesta e di forte presenza al fianco di chi continua a produrre eccellenze malgrado la gravissima crisi internazionale in atto - spiegano i presidenti Cna, Sandro Coltrinari e Gino Sabatini - che vogliamo arrivi a Palazzo Chigi a ridosso del 3 settembre, giorno di riunione del Consiglio dei Ministri".
Il rischio, annunciato e denunciato dalla Cna è che in questa riunione dell'Esecutivo possa passare a causa delle forti pressioni esercitate dai grandi gruppi industriali una qualche sospensione dell'articolo 17 della Legge sul Made Italy che identifica e rende immediatamente operative importanti misure sulla tracciabilità dei prodotti e sulla trasparenza della filiera produttiva. "Congelare questo articolo - aggiunge l'onorevole Orietta Baldelli, coordinatrice interprovinciale della Cna di Ascoli e Fermo - sarebbe l'ennesima prova che chi detiene il 10% (mentre il 90% delle imprese italiane sono piccole e piccolissime) può condizionare il governo dell' economia del paese".
Con i fax che le Cna di Ascoli e Fermo invitano a inviare alla segreteria del Ministero parte di fatto una corsa contro il tempo (prima del Consiglio dei ministri di giovedì 3 settembre) per creare - oltre all'impegno già in atto delle associazioni di categoria - una vera e propria mobilitazione popolare.
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02/09/2009
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