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Terremoto, l'associazionismo cittadino sambenedettese impegnato nella mensa di Coppito

San Benedetto del Tronto | Visita del vicesindaco Di Francesco nella struttura dove operano volontari dei sodalizi "Torrione", Panificatori e Cuochi

Gli aiuti della città di San Benedetto alla comunità abruzzese colpita dal terremoto vengono forniti sia in Riviera, dove sono ospiti centinaia di persone sfollate, sia sui luoghi stessi del sisma, in particolare tramite la cucina da campo allestita a Coppito dalla Protezione civile della Provincia di Ascoli, al cui funzionamento collabora personale dell'associazione "Torrione" di San Benedetto, dell'Associazione panificatori e dell'Associazione cuochi della provincia di Ascoli. Per queste attività di supporto il comune di San Benedetto ha stanziato 6 mila euro. Altri importanti aiuti sono stati forniti da una serie di aziende marchigiane.

E proprio per un saluto agli operatori e fare il punto della situazione, una delegazione comunale ha effettuato nella giornata di mercoledì 15 luglio un sopralluogo a Coppito. La delegazione era composta dal vicesindaco Antimo Di Francesco, dal consigliere Silvano Evangelisti, dal coordinatore del gruppo comunale di volontari di Protezione civile Gualtiero Chiappini, dal presidente dell'associazione Torrione Italo Giuliani (fresco di nomina) e dal dirigente della stessa associazione Stefano Gaetani.

A Coppito è allestita una tendopoli che ospita circa 400 persone che fanno riferimento alla cucina da campo della Protezione civile della Provincia di Ascoli Piceno operante sin dal 9 aprile. In quel Comune, infatti, la situazione è analoga a quella della città de l'Aquila: nessuno ancora rientra nelle case lesionate o semi-lesionate a causa del ripetersi delle scosse. Come hanno spiegato i volontari sambenedettesi alle autorità comunali che hanno fatto loro visita, alla mensa si rivolgono anche gli uomini dei Vigili del fuoco e degli altri gruppi di Protezione civile impegnati sui luoghi del disastro. Inizialmente venivano utilizzate le molte derrate alimentari donate dai cittadini, mentre oggi gli operatori fanno acquisti secondo le direttive della Protezione civile nazionale.

«È stata un'esperienza toccante», dichiara il vicesindaco Di Francesco, «Queste sembrano infatti zone bombardate, ci sono molte abitazioni seriamente danneggiate e danni vari. Gli abitanti stanno reagendo con dignità a questo momento così critico che genera forti disagi nelle tendopoli. Speriamo che gli annunci del Governo si concretizzino quanto prima, perché la situazione sta diventando insostenibile».

16/07/2009





        
  



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