Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

La gabbianella è un totem

San Benedetto del Tronto | Se la raccolta differenziata è un esperimento, il piccolo gesto, si rivela non così facile per chi lo compie, né facile da organizzare. Forse qualche riflessione aiuta una correzione di rotta...

di Renato Novelli

Una "Gabbianella"

La gabbianella è un totem, non nel senso dei segnali urbani, ma nel senso del totem dei Dakota noti con il nome spregiativo di Sioux o di Totem e tabù di Freud. Ci rende più europei, attenti allo stile di vita quotidiano, collega un piccolo gesto alla gestione del problema storico dei rifiuti.

Se la raccolta differenziata è un esperimento, il piccolo gesto, si rivela non così facile per chi lo compie, né facile da organizzare. Forse qualche riflessione aiuta una correzione di rotta.

Scontato e comprensibile, oramai, che la distanza da coprire per raggiungere la gabbianella, sia più o meno agevole secondo parametri trasversali: la posizione della casa dal totem, l'età, il formato famiglia o solitudine, lo stato di salute.

Il sacchetto di carta per l'umido è per un umido a responsabilità limitata. Già i resti di un sugo, fanno troppo umido. Il comportamento conseguente è già in atto: il sacchetto viene in maggioranza avvolto in un sacchetto di plastica...e la plastica dovrebbe essere portata al totem solo una volta la settimana.

Scadenza settimanale che fa restare in casa sacchi grandi che emanano cattivo odore, perché la plastica e le bottiglie sono state a contatto con cibo e liquidi odorosi. Per non parlare di attività commerciali o famiglie con problemi particolari che hanno rifiuti settimanali abbondanti.

Lo scenario delle vie presenta sacchetti di carta abbandonati qua e là, sacchi di plastica e affollamento di sacchi di plastica alla base o nelle vicinanze del totem. E' uno spettacolo desolante. Una nota positiva è il comportamento degli addetti della Multiservizi, che fanno da informatori e mediatori culturali. Bravi loro e la società. Ma si rischia di rendere difficile una buona idea facile. Ci vorrebbe responsabilizzazione condivisione del progetto da parte dei cittadini. Più democrazia su base di strategia di condivisione dal basso.

In povere parole, viva la democrazia dei quattro secondi (il tempo calcolato di una croce su una scheda), base della democrazia moderna, ma come "il certo della vita", essa quando finisce non basta. Anzi, senza una democrazia quotidiana e scontata, fatta di consultazioni in corso d'opera, al di là del ruolo istituzionale tradizionale delle amministrazioni, siamo ostaggi di raccoglitori di voti e preferenze su base strettamente personale, che altro non fanno che regolare, sotto forma di interessamento personale, la domanda dei cittadini per via corruttiva. Alla quale corrisponde geometricamente il sistema di cooptazione della società politica locale.

Perciò, gabbianella vola dritta e sii un po' storna come la cavallina, trasforma in cittadini consapevoli coloro che lasciano i sacchetti per la strada e racconta agli amministratori che al di là degli esangui assemblee del bilancio partecipativo e dei consigli tecnici degli esperti, la democrazia "stretta" perché trama fitta di azioni e confronti, vissuta quotidianamente dai cittadini più distratti al primo cittadino over - impegnato, è la indispensabile aspirina delle società moderne. Ci possiamo provare con comitati di proposta dal basso alla gabianella?

18/06/2009





        
  



3+1=

Altri articoli di...

San Benedetto

12/10/2022
Studenti omaggiano il Milite Ignoto (segue)
10/06/2020
Samb: Serafino è il nuovo presidente! (segue)
27/01/2020
Istituto Professionale di Cupra Marittima: innovazione a tutto campo. (segue)
25/01/2020
Open Day a Cupra Marittima, al via il nuovo corso Web Community – Web Marketing (segue)
19/01/2020
GROTTAMMARE - ANCONITANA 1 - 3 (segue)
13/01/2020
SAN MARCO LORESE - GROTTAMMARE 1 - 0 (segue)
10/01/2020
UGL Medici:"Riteniamo che gli infermieri e i medici debbano essere retribuiti dalla ASUR5" (segue)
10/01/2020
Premiato il cortometraggio intitolato "Sogni di Rinascita- Sibillini nel cuore" (segue)

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji