Il Presidente della Giunta Regionale delle Marche, Gianmario Spacca, è intervenuto domenica sera a San Benedetto del Tronto, a sostegno della candidatura di Emidio Mandozzi a Presidente della Provincia di Ascoli Piceno e di tutti i candidati consiglieri provinciali del Partito Democratico nei collegi rivieraschi.

Nonostante l'inclemenza del tempo, il Governatore Spacca non ha voluto far mancare il proprio appoggio e tutto il proprio sostegno ai candidati del Pd, in quella che ha evidenziato essere una elezione importante anche per il futuro prossimo di San Benedetto e del suo territorio, quale città chiamata a ricoprire un maggiore e più incisivo ruolo nella nuova Provincia picena.

Elezioni, quelle inerenti la nuova Provincia di Ascoli, importanti anche dal punto di vista del rapporto istituzionale con la Regione Marche, da tempo impegnata a mettere in campo azioni propositive per il rilancio del territorio piceno, soprattutto in chiave economica, occupazionale e sociale.

Gianmario Spacca, nel corso dell'incontro con il candidato Presidente Mandozzi e con i candidati e dirigenti del Pd locale, ha ribadito la vicinanza della Regione Marche ai cittadini piceni alle prese con i problemi evidenziati in quella che è la provincia più a sud, per il superamento dei quali occorre una più stretta e costante correlazione.
Mandozzi da parte sua ha rilanciato quelle che sono le proposte programmatiche messe in campo dal Pd e da tutta la coalizione di centro-sinistra che lo sostiene, soffermandosi anch'esso sul ruolo propositivo che la città rivierasca sarà chiamata a ricoprire nella nuova Provincia picena, bisognosa di maggiore coesione ed integrazione tra i territori.

L'incontro si è concluso con un appello congiunto ad intensificare, in questa ultima settimana di campagna elettorale, l'impegno sul campo, onde poter avvicinare quante più persone possibili al fine di spiegare loro le ragioni ed i programmi del centro-sinistra, che si candida a guidare per i prossimi cinque anni una Provincia nuova, dove i problemi sono tanti ma risolvibili se si mette in campo una vera politica riformista, convinta e sinergica sulle cose da fare.