Si parte. Con la consegna delle liste in Tribunale, questa mattina con scadenza alle 12, lo sprint finale verso le elezioni provinciali è formalmente iniziato. Le liste sono 14, i candidati 5. Saturnino Di Ruscio, sostenuto da Pdl, Lega nord, Udc e Movimento civico provinciale, Fabrizio Cesetti, appogggiato da Pd, Rifondazione e comnusti italiani, Sinistra è libertà, Italia dei valori, lista del presidente. Gianni Basso ha dalla sua parte la civica Forza Fermano, la Destra e l'Mpa. Gaetano Massucci corre sotto il simbolo Centro per il Fermano, Patrizia Nicolini per il Partito liberale italiano.

La giornata di consegne è scorsa senza sussulti. Il caldo era invece arrivato la notte precedente, con una serie di colpi di scena ed una tensione che nell'area del centrodestra ha toccato livelli altissimi. Pomo della discordia, Luciano Romanella, l'ex assessore allo sport di Fermo, silurato dal sindaco e aspirante presidente provinciale Saturnino Di Ruscio qualche mese fa, ma che nelle ultime settimane è prepotentemente rientrato in corsa per la candidatura in consiglio provinciale. 

Una parte del Pdl ha spinto per il suo reintegro, un'altra ha invece espresso perplessità. Inflessibile Di Ruscio, che non ha visto positivamente un rientro tra gli alleati del suo ex assessore. E' finita a tarda notte, dopo momenti in cui Di Ruscio era arrivato addirittura a minacciare di ritirare la sua candidatura. Romanella non ha ottenuto il vial libera per rientrare nel Pdl, ma con un colpo di coda se lo è accaparrato Gianni Basso, facendogli subito posto nella civica Forza Fermano. Romanella andrà al collegio Fermo 5, quello della sua zona, Lido e San Tommaso. Via da Di Ruscio verso Basso anche Vittorio Traini, consigliere comunale fermano, approdato anche lui in Forza Fermano.

Veleni delle ultime ore che hanno visto anche l'interessamento dei vertici nazionali del Pdl ed hanno tenuto tutti svegli sino all'alba. Poi la conclusione, che accende ancora di più una campagna elettorale già incandescente.