"Sulla sanità il Pd ha da sempre una posizione chiara riportata in modo chiaro nel programma"
Ascoli Piceno | "I problemi legati alla sanità, e quindi alla salute dei cittadini, non possono essere utilizzati come strumento demagogico di campagna elettorale, in cui si riesce a dire tutto ed il contrario di tutto, mettendo però da parte proprio i bisogni reali".

Sara Giannini qui con Luciano Agostini
Mauro Gionni:
Per quanto riguarda il PD, da tempo, abbiamo una posizione seria, riportata in modo chiaro nel programma dell'amministrazione provinciale (allegato), dunque condivisa anche dai partiti che la sostengono (IDV, socialisti, verdi,DC).
Pertanto, stigmatizziamo comportamenti ,e dichiarazioni, tese solo a generare confusione ed incertezze in un settore che invece avrebbe bisogno di chiarezza, trasparenza, efficienza e risultati.
Esprimiamo piena solidarietà e sostegno ai direttori generali delle zone 12 e 13, in particolare al dott. Zuccatelli oggetto di aggressione da parte di Castelli, candidato sindaco della destra.
Riteniamo doveroso esprimergli solidarietà per la serietà, la competenza e la obiettività dimostrata in questi mesi di difficile attività per ricostruire all'interno del sistema sanitario piceno un clima di fiducia e di serenità.
Ecco perché auspichiamo, anche a seguito della recente istituzione da parte della regione della azienda ospedaliera ascoli-sbt, si possa continuare a confidare sulle capacità tecniche e professionali di direttori, e dirigenti, che hanno già dimostrato la loro competenza e la loro autonomia nelle scelte gestionali.
Per quanto concerne il PD della Provincia di Ascoli, si osserva come la nascita dell'azienda unica non possa prescindere dalla individuazione di risorse certe ed adeguate, rispetto alle esigenze ed alla individuazione delle alte specializzazioni.
Esse sono la condizione necessaria per la determinazione dell' azienda ospedaliera, e per questo motivo abbiamo chiesto all'assessore regionale Mezzolani di partecipare ad un iniziativa nella quale si ascoltino gli operatori e i cittadini e venga data certezza di risorse e tempi di realizzazione concreta.
Certo, è persino ovvio ricordare che le scelte competono alla politica. Tuttavia, soprattutto quando queste incidono sui bisogni primari, non possono prescindere da una seria ed approfondita discussione con tutti gli attori del territorio, proprio a partire dai cittadini, passando per il coinvolgimento delle associazioni e degli operatori sanitari ad ogni livello.
Metterle in pratica compete, poi, alla autonoma capacità tecnica dei livelli di direzione , senza invasioni politiche che porterebbero a degenerazioni dei servizi , oltre che alla attenzione dell'autorità giudiziaria.
Ecco perché auspichiamo un abbassamento dei toni della polemica politica per ciò che concerne il diritto alla salute e la immediata apertura di una approfondita discussione del consiglio regionale con tutto il territorio che porti alla individuazione dei punti che ci stanno particolarmente a cuore : dotazione finanziaria certa ed alte specializzazioni.
1. Politiche Sanitarie.
L'Azienda Sanitaria Unica Regionale (ASUR), nata con l'obiettivo di assicurare servizi e prestazioni in maniera equa in tutto il territorio marchigiano, ricercando sempre economie di scala e di razionalizzazione della spesa, non ha dato i risultati auspicati sul versante della equa distribuzione dei servizi sul territorio regionale. L'Amministrazione Provinciale si impegnerà a porre con forza la questione della distribuzione dei finanziamenti regionali visto che i tagli ormai sono stati numerosi e si è raschiato il fondo.
L'inversione di tendenza nella offerta dei servizi sanitari è dunque una priorità.
Continuiamo a sostenere una politica improntata al riequilibrio della spesa verso i territori di confine con la realizzazione e il mantenimento di alte specializzazioni per migliorare il livello di mobilità attiva e frenare la mobilità passiva, come già previsto per il "Progetto speciale per il Sud" del novembre 2007.
L' Amministrazione Provinciale dovrà ritenere prioritario sviluppare una rete di servizi ad elevata competenza capace di mettere il cittadino di questa provincia in grado di ottenere l'assistenza sanitaria più adeguata ad ogni necessità di salute, secondo quanto previsto dai più moderni standard di assistenza.
Lo scopo deve essere quello di razionalizzare l'offerta di risorse laddove l'erogazione delle stesse da parte di ogni singolo presidio ospedaliero risulterebbe impraticabile, senza privare l'utente di nulla di quanto è appropriato in termini di diritto alla salute.
In questo quadro, risulta più semplice organizzare e sviluppare alcuni percorsi clinici definiti sia nel campo dell'urgenza-emergenza sia delle alte specializzazioni che, inizialmente attribuiti e sviluppati presso un presidio ospedaliero, verrebbero poi "messi in comune", in una logica di più ampio respiro, quella di "Area vasta", un livello organizzativo da implementare.
Un'organizzazione di questo tipo dovrà ovviamente prevedere una allocazione di risorse aggiuntive specificamente dedicate e finalizzate a fare del Piceno un'entità integrata che non preveda disparità sia tra le sue due Zone Territoriali, sia rispetto al restante territorio regionale.
L'integrazione, nella logica di Area Vasta, dei due Ospedali di rete, deve essere implementata.
Occorre inoltre dotare le due strutture di alte specializzazioni in modo da diventare competitive e attrattive per le regioni limitrofe e per le province vicine.
Solo così si potrà sostanziare la realizzazione di una azienda integrata Ascoli-San Benedetto, in una visione prospettica futura di un Ospedale Unico, previsto dal Piano Sanitario Regionale, in cui giochino un ruolo prioritario le relazioni scientifiche con l'Università, per garantire la nascita di una struttura finalizzata a dare una risposta alle emergenze nonchè agli interventi in acuzie e in elezione di alto livello tecnologico e specialistico.
E' indispensabile prevedere inoltre, l'istituzione di un centro traumatologico, interdisciplinare, di alta specializzazione, con servizio di eliambulanza; rafforzare l'integrazione socio-sanitaria e le strutture per post-acuti.
Nella programmazione di una maggiore efficienza per la sanità pubblica, occorrerà interagire con la sanità privata, che da tempo opera in tutto il territorio provinciale, perché quest'ultima possa integrarsi nelle scelte strategiche e programmatiche dell'ASUR.
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25/05/2009
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