Ho deciso di candidarmi (ed è la prima volta che lo faccio) perché nel progetto di "Piceno al Massimo" ritrovo tanti di quegli elementi che hanno caratterizzato il mio agire culturale, sociale e politico nel corso di più di venti anni di esperienza associativa (vissuti nel Laboratorio Teatrale Re Nudo, elaborando progetti di ampio respiro sociale e culturale come quello del Parco della Solidarietà e della Comunicazione, lottando e lavorando anche manualmente per la difesa e il recupero del Teatro Concordia, mettendo in rete centinaia di compagnie di tutta Italia con i Teatri Invisibili):
innanzitutto la passione civile e l'impegno messi al servizio del bene e dell'interesse comune;
poi la voglia di leggere la realtà e interpretarla al fine di migliorarla, costruendo ambiti di socialità diversi;
quindi la necessità di operare fattivamente, inseguendo una sorta di utopia concreta, all'interno della quale (parafrasando uno slogan efficacissimo di qualche anno fa) anche "una politica diversa sia possibile", come peraltro già dimostrato dall'uscente giunta Rossi.

Ho deciso di candidarmi anche perché, citando Pasolini, in un'Italia che "sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo", non si può lasciare l'arte nobile della politica nelle mani di chi si limita a gestire l'esistente, inseguendo sondaggi, al di fuori di qualsiasi idealità, badando solo agli interessi particolari e giocando sulle paure e sugli aspetti più deleteri dell'animo umano.

Ora più che mai è necessaria una grande battaglia culturale, a partire dal nostro territorio e dalla nostra comunità, che ridia respiro e dignità ai valori migliori di solidarietà, trasparenza, giustizia ed onestà.

Ho deciso di candidarmi anche perché garante del progetto è Massimo Rossi, da sempre politico serio, coerente, lungimirante e ottimo amministratore.

Piergiorgio Cinì