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Raffaello torna nelle Marche

Urbino | La Regione Marche principale sponsor della mostra. Il genio del Rinascimento si è formato ad Urbino. Nelle sue tele i paesaggi del Montefeltro. In fondo alle sue opere, la firma: “Raphael Urbinas”.

Spacca in visita alla mostra con l'assessore regionale alla Cultura, Vittoriano Solazzi

Il 2009 è senza alcun dubbio l'anno di Raffaello, a cui Urbino, sua città natale, dedica una grande mostra intitolata "Raffaello e Urbino" all'interno della Galleria Nazionale delle Marche. "Un evento straordinario, importante per Urbino e per l'intera comunità. Un impegno assunto all'inizio della legislatura qui ad Urbino ed ora onorato: si riafferma, con orgoglio, il protagonismo delle Marche nella tradizione artistica e culturale". Questo il commento del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in occasione dell'inaugurazione della mostra dedicata al grande pittore urbinate. Una mostra che, nella regione, suggella una politica culturale costellata di grandi eventi, che hanno visto protagoniste negli ultimi anni le nostre città d'arte: Camerino, Caldarola, Matelica, Ascoli Piceno, Fabriano, Arcevia, Serra S. Quirico.

L'evento, tanto atteso dalla comunità marchigiana, è di fondamentale importanza perchè valorizza la stretta connessione tra Raffaello e la sua città natale, che già all'epoca di Federico da Montefeltro rivaleggiava con Firenze con la sua originale accezione "matematica" del Rinascimento e evidenzia il fondamentale rapporto di Raffaello con il padre Giovanni Santi, pittore dei duchi e letterato, che era a capo di una ricca e fiorente bottega che fu ereditata dal giovane pittore.

"Raffaello è figlio di queste terre e ne è stato influenzato a tal punto da divenire il genio che omaggiamo in tutto il mondo. Il patrimonio culturale marchigiano è ricchissimo e la Regione lo tutela - ha sottolineato il presidente - E' il maggiore sponsor di questa mostra e continuerà ad investire nella cultura ritenendolo anche un modo nuovo e diverso per uscire dalla crisi".

Raffaello è dunque tale perché è vissuto nelle Marche, ha respirato fin da bambino la cultura e l'arte della corte dei duchi, ha avuto come maestro il padre Giovanni Santi: un'integrazione perfetta da cui è nato un genio che è riuscito ad influenzare il corso della pittura europea. Un artista simbolo e un autentico testimonial per noi marchigiani anche sotto il profilo "imprenditoriale": erede della bottega del padre, fu infatti titolare di committenze prestigiose realizzate anche grazie al coordinamento di un lavoro di equipe e di squadra eccezionali per l'epoca in cui visse.

La Regione Marche in qualità di ente promotore ha concesso il contributo più importante e significativo attivando risorse e sinergie per sostenere questo evento, forte della convinzione che la qualità della vita e la crescita della comunità passa attraverso la cultura e le iniziative che valorizzano i beni culturali di cui la nostra regione è ricchissima.

08/04/2009





        
  



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