Rifondazione-Gaspari, l'ultimo strappo
San Benedetto del Tronto | Rifondazione annulla la verifica programmatica con il Sindaco. I rapporti tra il primo cittadino e il PRC si sono ulteriormente guastati dopo le critiche che Gaspari ha rivolto al presidente Massimo Rossi. Ed ora ricucire sembra impossibile.

Da Mirco Marcozzi, segretario del circolo sambenedettese di Rifondazione Comunista, riceviamo e pubblichiamo quanto segue:
Dopo l'ennesimo attacco del sindaco Gaspari al presidente della provincia Rossi, il direttivo di Circolo di Rifondazione Comunista di San Benedetto del Tronto ha ritenuto necessario annullare la verifica programmatica. (Il PRC ha illustrato le sue motivazioni in una missiva indirizzata al sindaco. La lettera è disponibile in fondo alla pagina - ndr).
Questa presa di posizione viene dopo l'ennesimo attacco strumentale al presidente Rossi, accusandolo di non aver fatto niente ne per la città di San Benedetto ne per l'intera provincia.
E' facilmente smentibile questa affermazione visto che i risultati ci sono stati e non di poco conto. la campagna di ascolto dei comuni, l'organizzazione della filiera corta(a vantaggio dei cittadini sia per qualità che per i prezzi),il Parco Marino del Piceno che valorizzerà la costa picena e quindi anche la città di San Benedetto, incentivazione alle energie rinnovabili e istallazioni di pannelli fotovoltaici, che portano la provincia di Ascoli a posizionarsi tra i primi posti in italia, iniziative finalizzate all'esaltazione del territorio,apertura di nuovi poli universitari e nuovi musei,borse per il preinserimento lavorativo in Italia e all'estero, riqualificazione della Carbon, elettrificazione della rete ferroviaria Ascoli-Porto d'Ascoli, progettazione della metropolitana di superficie, sottopasso di via Pasubio per eliminare il passaggio a livello, finanziamento per terminare la "bretella" di San Benedetto favorendo lo smaltimento del traffico sulla nazionale, e altre ancora che non sto qui ad elencare ma per chi volesse può benissimo constatare; perchè non si va ad analizzare ciò che l'amministrazione gaspari ha fatto?
Visto che si permette di dire che rossi non ha fatto niente. Non vorrei che facendo questo confronto risulti alla fine che la provincia abbia fatto per la città di San Benedetto più di quanto abbia fatto l'Amministrazione comunale.
Ecco la lettera che il Direttivo di Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di San Benedetto del Tronto ha inviato al Sindaco Gaspari:
Gent.mo Signor Sindaco
Il direttivo del Partito della Rifondazione Comunista, si era impegnato con Lei in una verifica programmatica. Questa decisione fu presa perché si voleva tramite questa verifica, capire se c’erano ancora le condizioni per poter continuare la nostra esperienza amministrativa.
Lei ci parlò di coalizione, e che per lei il ruolo di Rifondazione nella sua giunta era importante perché comunque è un partito che genera confronto e dialettica che sono sempre utili per il cammino democratico che delle forze politiche vogliono portare avanti.
Seppur le sue premesse erano buone, per via del fatto che ci dava carta bianca per attivare progetti, fare proposte, lavorare con lei insomma, apprendiamo dalla stampa, che lei puntualmente coglie ogni incontro pubblico con gli esponenti del suo partito per attaccare il presidente della provincia Massimo Rossi partecipando attivamente alla campagna elettorale e denigratoria che il PD sta portando avanti con la candidatura di Mandozzi, l’ultima risale all’incontro al cinema delle Palme. Attacchi nei quali lei accusa il presidente Rossi di aver fatto poco o nulla per la città e per la provincia.
Noi invece riteniamo che sia il contrario ma non sarà questa lettera il luogo per parlarne. Parleremo del fatto che lei se fa il sindaco non può permettersi di fare anche il dirigente di partito in campagna elettorale, perché francamente risulta scorretto e ambiguo. A quale Gaspari dovremmo dare credito noi? A quello che nelle riunioni ci rassicura la piena collaborazione e ci valorizza, oppure a quello che se la prende con il nostro Presidente e quindi anche con il suo partito che lo esprime?
Ritenendo fondamentale che una persona che occupa una carica istituzionale come lei, debba per lo meno essere fuori dalla campagna elettorale, è opportuno che la verifica programmata sia sospesa in quanto non è possibile protrarre un confronto sereno con un sindaco che non dimostra la sua estraneità alla campagna elettorale provinciale dove le nostre posizioni risultano contrapposte, inoltre viene a mancare quella fiducia e quella correttezza che a noi sta a cuore.
Bisogna pensare a governare la città e a fare scelte che possano dare a essa beneficio, ma la politica provinciale va ad incidere su quella dei comuni e su questo campo le nostre posizioni sono ben distinte.
Cordiali saluti
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03/04/2009
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