E' stato ritrovato nella notte, proprio dal figlio, il corpo, ormai senza vita, dell'ex dipendente comunale Augusto Croci, 74enne originario di Ripatransone. Il cadavere è stato rinvenuto tra gli scogli del molo sud, a pochi passi dal monumento al pescatore dove l'uomo aveva lasciato la sua bicicletta.

Croci era uscito di casa ieri mattina e, per tutta la giornata, i familiari non avevano avuto sue notizie. Così, giunta la sera, il figlio Marino aveva preso a girare per la città alla ricerca del padre. Soltanto in serata ha trovato la sua bicicletta, appoggiata sulla ringhiera del monumento al pescatore, e si è quindi messo a perlustrare l'area facendo, poco tempo dopo, la triste scoperta: il padre era al di là del parapetto di massi, di viale Pasqualini, oramai privo di vita.

Si è dunque aperta una pagina di mistero sul caso. Gli investigatori stanno seguendo due ipotesi: quella del suicidio, la più probabile, e quella di un banale incidente, anche se è difficile venire a capo del perché, Croci, si fosse spinto oltre la barriera di scogli. Di certo non era andato a pesca, non era sua abitudine, né tantomeno avrebbe potuto farlo in una giornata come quella di ieri, in cui ha piovuto tutto il giorno.

Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia ed un'ambulanza con a bordo il personale medico che non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'uomo. Il corpo di Augusto Croci è stato quindi trasportato all'obitorio del "Madonna del Soccorso" dove è stato messo a disposizione di Claudio Cacaci, medico legale incaricato di effettuare la ricognizione cadaverica. Croci era da tempo vedovo, la moglie era infatti morta giovane, quasi trent'anni fa.

Per anni l'uomo aveva lavorato come operaio del Comune di San Benedetto. Era un addetto del servizio fognature facente capo al settore dei Lavori Pubblici. I suoi funerali, non appena la salma sarà messa a disposizione della famiglia, saranno celebrati nella chiesa di Sant'Antonio di via Toscana.