Violenza sulle donne, protocollo di intesa per contrastarne il fenomeno
Ancona | Un protocollo per contrastare la violenza sulle donne: è stato siglato questa mattina in Regione. Spacca: Intesa che definisce una programmazione coordinata di interventi in una rete solida di soggetti. Nella manovra anticrisi, una misura specifica".

firma del protocollo di intesa contro la violenza sulle donne alla presenza del Presidente Gian Mario Spacca
"Un'intesa - ha affermato il presidente, Gian Mario Spacca - che definisce una programmazione coordinata di interventi in una rete solida di soggetti istituzionali che vuole prevenire e contrastare la violenza sulle donne. Ognuno per la propria competenza, contribuisce a creare una sinergia proficua per combattere ogni genere di abuso e di discriminazione sulle donne e garantire loro sicurezza". Perché se la nostra vita comunitaria si distingue per qualità, ha aggiunto Spacca, è merito soprattutto delle donne che svolgono un ruolo importantissimo. "Vogliamo garantire il riconoscimento dei diritti delle donne, specie in questa fase di crisi economica e sociale globale che tocca anche la nostra comunità e coinvolge soprattutto i soggetti più deboli. In questa direzione, con l'assessore ai Diritti e Pari Opportunità Stefania Benatti, stiamo predisponendo una misura specifica, all'interno della manovra anticrisi, a tutela del lavoro delle donne".
Alla firma di questa mattina, il vice-prefetto di Ancona, Maria Buia Federico, Patrizia Casagrande, presidente della Provincia di Ancona e in rappresentanza delle Province marchigiane, Annamaria Nardiello per l'Ufficio scolastico regionale, il Direttore Generale Asur, Roberto Malucelli, Gabriele Rinaldi, per l'Azienda Ospedaliera San Salvatore di Pesaro e Paolo Galassi, direttore amministrativo di Torrette.
Presenti in sala anche la vice presidente della Commissione Pari Opportunità, Elena Tanzarella, e la presidente della Cooperativa sociale La Gemma, Orietta Zitti.
In occasione della Giornata della Donna, la Regione si è mobilitata con una campagna di sensibilizzazione culminata con la firma del Protocollo d'Intesa per arginare un fenomeno drammatico e in crescita purtroppo anche sul nostro territorio, sottolinea l'assessore ai Diritti e Pari Opportunità, Stefania Benatti: "Oggi la Regione dimostra di essere vicina alle donne e a tutte le vittime di violenza con la straordinaria partecipazione di tanti soggetti che si sono uniti per il buon esito dell'iniziativa che non è una campagna pubblicitaria - ha detto - ma una mobilitazione istituzionale. In queste ore le scuole medie superiori stanno trattando il tema, le radio e le tv divulgano, gratuitamente, il messaggio con trasmissioni e interviste agli esperti, lo spot sarà trasmesso in 50 cinema marchigiani, le discoteche e vari luoghi di incontro affiggeranno il manifesto. Nelle piazze, appese in ogni palazzo comunale come in regione, svetta l'immagine con lo slogan "Chi umilia una donna non è un uomo. 8 marzo è sempre".
Il Protocollo d'intesa indica una serie di strategie condivise per rispondere al problema della violenza, promuovere azioni di prevenzione e contrasto, educare alla cultura della non violenza attraverso percorsi educativi e informativi, formazione degli operatori, pianificare interventi per aiutare le vittime a ricostruire la propria vita. "Mezzi - sancisce il documento - che dovranno essere indirizzati anche a far emergere una particolare tipologia di violenza che è quella sottile che fonda le sue radici sulla negazione della dignità di persona e che ha come obiettivo la distruzione psicologica della donna, violenza quest'ultima ancora misconosciuta ma peraltro estremamente diffusa ed accettata".
All'articolo 2 del protocollo le finalità:
· fornire risposte integrate e complesse al problema della violenza intra ed extra familiare;
· contribuire a fare emergere il fenomeno della violenza, mettendo in discussione stereotipi culturali stimolando una diversa consapevolezza tra le giovani generazioni;
· promuovere azioni di prevenzione di comportamenti maltrattanti;
· educare alla costruzione della cultura della non violenza;
· pianificare interventi per aiutare le vittime a ricostruire la propria vita;
· promuovere e programmare la formazione degli operatori che vengono, per la loro professione, a contatto con il fenomeno;
· collegarsi con altre esperienze analoghe nazionali ed estere;
· raccogliere e analizzare dati sul fenomeno;
· migliorare la qualità dell'accoglienza e della risposta dei servizi territoriali rivolti alle donne vittime di violenza;
· promuovere, la pianificazione e la realizzazione di interventi finalizzati alla prevenzione della violenza domestica, alla protezione, al sostegno e alla realizzazione di percorsi tesi a garantire la qualità della vita delle vittime.
Le analisi statistiche regionali registrano anche nelle Marche un incremento del fenomeno delle violenze sessuali: dalle 90 del 2004, alle 70 del 2005, alle 85 nel 2006, alle 115 del 2007
(+ 27,77% tra il 2004 e il 2007), alle 93 nel 2008 di cui 80 su maggiorenni.
Dati che richiamano azioni di prevenzione considerando i danni devastanti che producono nella psiche delle vittime e nella loro futura vita sociale ed effettiva. Il protocollo, quindi, sancisce di rafforzare la rete dei servizi esistenti, creando un coordinamento per razionalizzare le energie del territorio in sinergia tra tutti i soggetti che hanno il compito e l'interesse di attivare azioni contro la violenza alle donne.
Alla Regione spetta il compito di coordinamento tra i soggetti interessati e partecipa attivamente alle attività che promuovono politiche di consolidamento tra enti, associazioni e servizi. In attuazione della legge regionale n. 32/2008, "Interventi contro la violenza sulle donne", spetta alla Regione promuovere protocolli di intesa tra le istituzioni pubbliche e private, le realtà associative e di volontariato e i centri antiviolenza. La legge è stata approvata all'unanimità, le cui prime firmatarie sono state le sette consigliere appartenenti a maggioranza e opposizione.
Le azioni della Regione contro la violenza:
In applicazione della legge regionale del 11.11.2008 n. 32, la Giunta regionale ha indetto il bando nel 2008 per i primi 100mila euro di contributi finalizzati alle iniziative previste dalla legge per l'avvio dei centri anti violenza in ogni provincia e la costituzione delle Case di accoglienza.
Dal bando, scaduto il 28 gennaio scorso, si è passati alla predisposizione della commissione esaminatrice interna alla Regione, che ha valutato i progetti pervenuti ed ha definito l'assegnazione dei finanziamenti per l'avvio di un Centro antiviolenza per ogni provincia e la costituzione di una Casa di accoglienza nella città di Ancona.
La Regione Marche, inoltre, è al secondo posto in graduatoria a livello nazionale per un progetto contro la violenza sulle donne, approvato dal Ministero per le Pari opportunità, che finanzia con 187mila euro per il potenziamento dei Centri antiviolenza.
Entro marzo verrà definita la costituzione del Forum permanente contro le molestie e le violenze di genere, in tempo utile per il coordinamento di tutte le iniziative contro la violenza.
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08/03/2009
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