Una segnalazione di lite in famiglia quella giunta ai Carabinieri di Civitanova, che hanno inviato prontamente un equipaggio del radiomobile in un'abitazione di Potenza Picena. All'arrivo hanno trovato un uomo dall'aspetto imbambolato, che non proferiva parole e che lasciava dubitare sulle sue condizioni psicofisiche. La madre, non convivente, ha raccontato agli agenti che poco prima era giunto alla sua abitazione, piuttosto irretito, ed aveva inspiegabilmente rotto un vetro, per poi arrestare la sua furia rimanendo fermo in attesa dei soccorsi che la donna aveva fatto in tempo ad allertare. Da un controllo personale e veicolare, i carabinieri gli trovavano addosso, in un marsupio, una pistola - smontata - mentre in auto aveva una carabina, anch'essa smontata.

I militari del radiomobile, coadiuvati dai carabinieri di Porto Potenza Picena, hanno accertato che le armi erano regolarmente denunciate e addirittura l'uomo risultava titolare di porto d'armi. Tuttavia le condizioni psicofisiche del soggetto e l'inquietante episodio, fortunatamente non degenerato, hanno imposto ulteriori accertamenti presso l'ospedale civitanovese, ove è stato sottoposto a Trattamento sanitario obbligatorio.

Un controllo in abitazione - nella sua residenza di Macerata - ha fatto rilevare altre armi, anch'esse denunciate, ma anche un centinaio di proiettili di cui aveva omesso la comunicazione.

La madre non ha inteso denunziare il figlio per l'episodio occorsole, ma la sua gravità ed i possibili rischi hanno imposto ai carabinieri civitanovesi il sequestro immediato di tutte le armi e munizioni e una denuncia in stato di libertà alla procura della repubblica di macerata per l'omessa denuncia delle munizioni rinvenute.