da Giovanni Spina, capogruppo consiliare del gruppo civico Porto Sant'Elpidio insieme, riceviamo e pubblichiamo:

"Lunedì prossimo in Consiglio Comunale sarà discusso il punto che prevede l' approvazione del documento a sostegno delle iniziative dell' Anci per la modifica delle norme sul "Patto di stabilità". Tale argomento potrebbe sembrare di scarsa importanza, ma invece lascia trasparire una situazione economica grave che la maggioranza tenta di mascherare.

Invece di presentare il bilancio di previsione entro il 31 marzo (termine già prorogato dal 31 dicembre 2008) e portarlo in Consiglio comunale, ci si limita ad aderire ad una iniziativa dell' Anci per chiedere la proroga del termine di presentazione al 30 aprile 2009.

Altri comuni limitrofi come Fermo e Sant' Elpidio a Mare, hanno predisposto la discussione per i prossimi giorni, tenuto conto che il bilancio di previsione deve essere consegnato con congruo anticipo ai consiglieri prima della discussione, mentre ancor prima va sottoposto a verifica da parte del collegio dei revisori dei conti.

Chiaramente, di fronte ad una situazione di grave  difficoltà che non consente agli amministratori di rispettare il termine di legge per la presentazione del bilancio di previsione, è lecito  e doveroso chiedersi quanto grave sia la situazione economico-finanziaria del nostro Comune. 

Ci si appella quindi all' Anci per ottenere dal Governo una proroga dei termini ed una mutazione delle norme attuali che non consentono di utilizzare le entrate da alienazioni di immobili e le partecipazioni finanziarie se utilizzate ai fini di investimento o riduzione del debito; sono ben consapevole del fatto che molti comuni si trovano nelle stesse condizioni, ma allora quando venivano annunciate le grandi opere, quando si prospettavano futuri entusiasmanti, quando di parlava della piazza,  la darsena,  la ex Fim,  lo sviluppo ed il  turismo ecc., quali denari si pensava di utilizzare?

Probabilmente, dopo anni di spese molto azzardate per opere che ancora non si comprendono, come la parallela di via Canada che termina nel nulla, costata qualche milione di euro, sarà  il caso di rifare bene i conti nelle casse comunali; non è da ieri che viene segnalata una situazione economica al limite !

Peraltro, la maggioranza,  nell' attuale situazione, senza la proroga sperata,  non rispetterebbe una legge dello Stato e,  ai sensi della Art.1 del decreto-legge n. 13 del 22 febbraio 2002 si rischierebbe prima un intervento del Prefetto; al persistere della situazione, addirittura si potrebbe arrivare alla nomina di un commissario.

Anche se dovesse giungere la dilazione dei termini nei prossimi giorni, resta comunque una situazione di forte allarme".